La data delle prossime elezioni amministrative a Spoleto è ancora incerta, ma intanto l’attuale Giunta comunale, orfana del sindaco Fabrizio Cardarelli, va avanti e lo fa con grande determinazione, per seguire la strada tracciata dal primo cittadino scomparso. “Abbiamo dovuto trasformare subito il dolore grande per la sua perdita – ha ricordato il vicesindaco Maria Elena Bececco – in una grande forza. La città non è abbandonata, noi ci siamo“. Ed in attesa che dalla Prefettura di Perugia arrivino indicazioni sul futuro dell’amministrazione comunale, la Bececco ha preso in tutti i campi il posto del sindaco. In consiglio comunale, ma anche alla presidenza della Fondazione Festival dei Due Mondi (che però il 19 gennaio dovrà nominare il nuovo consiglio) e, decisione presa venerdì, come vice presidente dell’Auri.
“Noi stiamo lavorando, lo faremo ogni giorno con onestà e l’amore grandissimo verso la città di Spoleto che ci ha insegnato Fabrizio” ha evidenziato il vice sindaco prima di illustrare i risultati di un anno che sono stati divisi su tre temi: “I conti tornano”, la “collaborazione pubblico – privato” e “Spoleto nel cratere: un’opportunità”.
Bilancio in pareggio, 3,7 milioni da recupero evasione fiscale
“Dopo 3 anni di auterity siamo riusciti a ripianare il disavanzo ed i conti appianati ci permetteranno di fare molte cose” ha evidenziato Maria Elena Bececco. Un risultato reso possibile dal recupero dell’evasione fiscale, che – come evidenziato dall’assessore al bilancio Corrado Castrovillari – nel 2017 ha fatto introitare 3,7 milioni di euro rispetto ai 2,9 del 2016. “Speriamo nel 2018 di raggiungere un +5%” ha aggiunto. Quanto al bilancio, i conti non sono stati ancora chiusi, ma si raggiungerà il pareggio, considerando i 516mila euro che sono la rata del mutuo trentennale per ripianare il disavanzo tecnico e senza i quali quindi il bilancio sarebbe in attivo. “I conti tornano – ha detto ancora – perché si recupera quello che i cittadini non hanno pagato, e parliamo degli anni 2012 e 2013 e non quindi del periodo del terremoto, ricordando che chi ha avuto danni nell’ultimo sisma è più che tutelato“. Ovviamente c’è stata anche una riduzione delle spese, tra cui il contestato trasferimento dello sportello del cittadino in centro e quello della sede Ase che hanno portato 100mila euro di risparmi, ma anche la gara per la riscossione dei tributi assegnata all’Ica a posto di Equitalia. Tra i risultati anche la riduzione delle giornate di anticipo di tesoreria (da 349 giorni del 2013 a 10 giorni del 2016).
Grazie a questo, poi, il Comune ha potuto dedicare risorse proprie al sociale, circa 250mila euro, oltre ai trasferimenti regionali. A cui si aggiungono 90mila euro di economie arrivati dalle farmacie comunali e che saranno investiti proprio per lo stesso ambito. L’azienda delle farmacie comunali, poi, ha devoluto altri 12.500 euro ai gruppi di protezione civile convenzionati con il Comune di Spoleto.
Sviluppo economico, si punta sul turismo
Quanto allo sviluppo economico, delega che Castrovillari ha avuto da poche settimane, sono diverse le tipologie di azione: sui “casi disperati”, come le aziende in fallimento, il compito del Comune di Spoleto è limitato: quello di stare vicino ai lavoratori e sollecitare le parti coinvolte. “Per fortuna ci sono molte aziende sane, con cui abbiamo rapporti e confronti e poi il nostro compito è quello di creare le condizioni per le aziende perché possano installarsi nel nostro territorio, ma è un lavoro che va seminato e per il quale ci vuole tempo per raccogliere i frutti”. Attività su cui comunque l’amministrazione comunale è attiva. Senza dimenticare poi le azioni per la promozione turistica, come anche la riqualificazione del centro storico, considerando gli operatori del settore rappresentano l’economia più importante per la città. I risultati sono piuttosto lusinghieri nonostante il post terremoto abbia ridotto un trend sorprendente. I dati delle presenze in particolar modo sembrerebbero essere quasi in linea con quelli del 2016, mentre gli arrivi hanno subìto una frenata più evidente.
In città 2mila edifici danneggiati, Prg in dirittura d’arrivo
A penalizzare la città è stato ovviamente il terremoto, per il quale sono arrivate 5mila richieste di sopralluogo, con 2mila edifici circa danneggiati e richieste di riesame delle schede Aedes redatte che continuano ad arrivare. Nel dettaglio 300 sono gli edifici completamente inagibili (lettera E), 500 con danni lievi o parzialmente inagibili (B e C) e 700 non utilizzabili secondo le schede Fast. Al momento sono 20 le pratiche edilizie presentate. A lungo, come ha ricordato l’assessore all’urbanistica Antonio Cappelletti, le risorse dell’assessorato sono state assorbite dalle pratiche del sisma e solo di recente, grazie alle assunzioni permesse dall’inserimento nel cratere sismico, hanno potuto riprendere a gestire l’ordinario. Come la partita della variante al Piano regolatore generale. “Contiamo di portarla in adozione in consiglio comunale a gennaio, al massimo febbraio” ha spiegato l’assessore.
Palazzo della Posterna, rimangono 3 opzioni
Ma gli uffici dell’urbanistica sono tuttora alle prese con un altro problema, quello del doppio palazzo della Posterna. Fra meno di un mese, se la Corte d’appello di Firenze non accoglierà proroghe sull’esecuzione dell’ordinanza di demolizione, si dovrà definire la questione. Le opzioni percorribili rimangono tre: o la demolizione (a carico dei privati), che comporterebbe però una richiesta di risarcimento danni verso il Comune ed un contenzioso civile; o la sanatoria (che deve essere richiesta dai proprietari e su cui poi si deve pronunciare l’ente); o l’acquisizione a patrimonio pubblico, che dovrebbe passare attraverso una delibera del consiglio comunale che stabilisce l’interesse per la città dell’edificio. Nessuna possibilità, non ci sarebbero i presupposti giuridici nemmeno, per una transazione in denaro come era stata richiesta dal geometra Rodolfo Valentini. Né altri escamotage per aggirare la sentenza sarebbero adottabili. “Ci sono stati input su un’ipotesi di sanatoria, stiamo aspettando di capire se verranno presentate istanze o meno” ha confermato Cappelletti. E la sanatoria, seppur onerosa per i privati, sarebbe la strada più facile e sicura per mettere in salvo il palazzo.
Gli interventi in campo
Tornando ai temi del bilancio, il raggiungimento degli equilibri ha consentito di mettere in campo varie azioni, alcune delle quali troveranno compimento nei prossimi mesi. Ad esempio sono stati finanziati eventi culturali e sportivi, permettendo il rilancio del turismo, oltre ad investimenti pari a 100mila euro per gli impianti sportivi. Poi la pratica della scuola materna di Eggi donata dalla Fondazione Rava, con un cofinanziamento del Comune pari a 120mila euro. Quindi la realizzazione del polo scolastico Montessori da 0 a 6 anni, grazie ad un finanziamento regionale di 1 milione di euro, mentre il Comune finanzierà le spese di abbattimento. Sul fronte dello sport è stato chiesto al Coni un finanziamento di 1 milione di euro che prevede un importante investimento sulla pista d’atletica (che comprende un cofinanziamento comunale di 200mila euro). Con il progetto Erasmus+, quindi, la prossima estate in città arriveranno oltre mille sportivi per diversi giorni: in campo ci sono 462mila euro dall’Unione europea, 80mila euro dal Comune di Spoleto e 40mila euro di fondi privati. Oltre 790mila euro sono in campo per la non autosufficienza grazie al Prina, con la città ducale che è una delle poche in Umbria ad aver chiuso tale piano. Quindi le opere pubbliche, con manutenzioni di strade ed opere pubbliche: nel 2017 ne sono state realizzate (o sono ancora in corso) per 2.136.765 euro; per il 2018 ne sono state già finanziate 3.135.000 euro.
Gli sponsor privati e gli altri enti
Grazie a 60mila euro messi in campo dal Rotary club, sarà restaurata la fontana di piazza del Mercato, mentre il progetto di rifacimento di piazza Pianciani e di restauro della scalinata dovrà essere rivisto dopo quanto accaduto nei giorni scorsi. In campo, infatti, oltre a 80mila euro da Umbria Tpl, 20mila da Bps, altrettanti da Fondazione Carispo e 40mila dal Comune di Spoleto, c’erano anche 20mila euro da OVS per il restauro della scalinata, che però ora dovrà essere ricostruita; per questo si aggiungeranno i soldi dell’assicurazione del mezzo che ha provocato il disastro. In campo c’è un altro progetto: Anci Crowd, una campagna di raccolta fondi per gli arredi del nuovo polo scolastico che prevede che quanto sarà stanziato dai privati sarà raddoppiato dall’Anci. Fondi privati e pubblici sono stati racimolati poi per la mostra e gli eventi in occasione del 60esimo Festival dei Due Mondi. Finanziamenti pubblici sono arrivati anche per Agenda Urbana (3,7 milioni), messa in sicurezza del Ponte delle Torri (1,6 milioni), interventi vari sulla Rocca (4.285.000 euro), ex Caserma Minervio (3 milioni), progetto di tutela e valorizzazione ambientale (1,2 milioni), asse inclusione sociale Por Fesr (1,2 milioni), DigiPass (240mila euro). Grazie ad un project financing, quindi, verranno effettuati importanti interventi al circolo tennis ed infine un altro finanziamento di 16mila euro consentirà l’apertura a Spoleto di uno sportello antiviolenza donne.
Le opportunità del cratere sismico
L’inserimento di Spoleto nel cratere del terremoto, quindi, permetterà di attrarre molti altri finanziamenti oltre a quelli previsti direttamente dal decreto 189/2016 che ha visto finora l’attivazione di due piani di opere pubbliche ed un altro in arrivo, che prevedono interventi su moltissime scuole cittadine ed edifici pubblici; accanto alla ricostruzione degli edifici privati, comprese le seconde case, ed all’erogazione dei contributi per l’autonoma sistemazione (finora 3,7 milioni per oltre 500 famiglie), è stato attivato il progetto SIA Sisma, per cui sono state presentate 252 richieste di contributo. E’ stato poi possibile assumere personale: 14 le collaborazioni coordinate e continuative rinnovabili per un altro anno e 40 i volontari del servizio civile nazionale, “una grande iniezione di forza per il Comune“. L’accordo con la Croce Rossa italiana permetterà di riqualificare il Palatenda, all’interno ed all’esterno, che sarà utilizzato per attività sportive e ludiche ma anche come struttura di prima emergenza. Arriverà inoltre 1 milione di euro per il consolidamento dell’area franosa dello stadio comunale. La Tre Valli è stata definita come opera prioritaria dalle Regioni Umbria e Marche e questo prevede che il suo completamento sarà tra le priorità nelle graduatorie di finanziamento. C’è poi un finanziamento per la cultura di 50mila euro, per l’organizzazione di eventi. Infine due progetti che riguardano tutti e 15 i comuni che fanno parte del cratere in Umbria: 2.595.000 euro da parte del Gal per il supporto Leader allo sviluppo locale e 56 milioni di euro per cablare in fibra ottica il territorio.