Il Sor Clemente vive ancora nei cuori degli spoletini. La conferma si è avuta ieri sera, durante la serata organizzata dalla Pro Loco di Spoleto in memoria del grande attore, poeta e umorista, scomparso tragicamente il 10 luglio del 1961 in seguito ad un incidente stradale, quando aveva solo 48 anni. Ma nonostante la morte prematura, Alberto Talegalli aveva avuto il tempo di far ridere tutta Italia, sdoganando il dialetto spoletino prima alla radio, poi in televisione e infine al cinema.
Con Tommaso Biondi nelle vesti di Zì Ngilino a moderare il dibattito, i giornalisti Umberto Marini e Sandro Morichelli a raccontare simpatici aneddoti della sua vita, Fausto Manasse che ha letto alcuni dei brani più divertenti dei suoi libri in “perfetto spoletino” e l’attrice Tina Sordini che ha lo ha fatto conoscere nella poco nota veste di commediografo, Alberto Talegalli è sembrato rivivere nella Piazza del Comune di Spoleto, gremita per l’occasione in ogni ordine di posti.
Davvero apprezzabile, inoltre, lo sforzo fatto dai suoi eredi e dallo stesso Umberto Marini per reperire una gran quantità di documenti audio e video, grazie ai quali il pubblico ha vissuto la sensazione che Talegalli fosse tornato a recitare di rettamente sul palco, e non su uno schermo. Esilarante lo spezzone cinematografico con Totò e Peppino, nel quale alla loro celebre cadenza napoletana si inserisce quella spoletina di Talegalli, che nel film è il loro autista. In molte delle pellicole alle quali prese parte, a Talegalli venne data la possibilità di replicare sul grande schermo alcune delle caratteristiche del personaggio che lo rese celebre, il Sor Clemente, costantemente oppresso dalla “terribile” moglie Gerza. Memorabile lo spezzone del film “Due notti con Cleopatra”, dove Talegalli recita insieme a Sophia Loren, in cui lo spoletino contrappone la situazione di Antonio, costretto in guerra per raggiungere la sua amata Claopatra, alla sua, arruolatosi volontario per sfuggire alle grinfie di Gerza.
Ma quando si parla di Talegalli non si può non associare il suo nome alla radio. Fu la trasmissione “Rosso e Nero”, da cui per altro lo spoletino fu contattato per sostituire un attore malato, a consacrarlo definitivamente. Con il suo grande amico Corrado scrisse pagine di storia radiofonica italiana, interpretando monologhi per molti versi simili a quelli dei comici moderni. Talegalli fu un antesignano della comicità moderna, un fine umorista che la parlata spoletina contribuiva a rendere goffo, un po’ provincialotto, ma proprio per questo irresistibile. E’ proprio Corrado, in un documento video di qualche decennio fa, a ricordare l’episodio in cui Talegalli gli confidò di voler andare in Africa. “Ma dove si va per l’Africa?” Chiese lui. “E che ne so?”, fu la risposta di Talegalli. “Intanto arriviamo ad Orte, poi li chiediamo”.
Una serata, quella di ieri, che ha fatto rivivere momenti di puro e sano divertimento sia a quelli che hanno avuto modo di apprezzare Talegalli all’apice del suo successo, sia a quelli che, per motivi di età, non potevano ricordarselo, ma che da ieri in poi, difficilmente lo dimenticheranno.
(Jacopo Brugalossi)