Gubbio e Gualdo

Colpo di clacson scatena feroce aggressione del branco, paura per 4 turisti umbri

Due coppie di turisti dell’eugubino-gualdese tra i 17 e i 24 anni sono stati aggrediti fuori da un locale di Cesano (Senigallia). I fatti – di cui alcuni dettagli più precisi sono emersi solo in questi giorni – risalgono alla notte tra sabato 24 e domenica 27 luglio, quando i 4 umbri si sono diretti al parcheggio del “Mamamia” per riprendere l’auto e tornare a casa.

La ragazza

Proprio prima di mettere in moto la vettura, però, una ragazza – che dal racconto dei giovani sembrava sentirsi poco bene – sarebbe “apparsa” davanti al cofano impedendo di fatto il passaggio dell’auto.

Il colpo di clacson

I ragazzi, dopo aver aspettato invano che questa si facesse da parte, avrebbero suonato il clacson per invitarla a spostarsi. Il suono però, oltre a non sortire alcun effetto, avrebbe al contrario attirato gli amici della ragazza che, fortemente indispettiti, si sarebbero messi a inveire contro i giovani umbri, cominciando anche a prendersela con l’auto.

L’aggressione

In un attimo i malcapitati si sono trovati accerchiati da un folto gruppo di coetanei che, a forza di calci e pugni, hanno persino sfondato alcuni finestrini e il lunotto posteriore con un casco. Due degli occupanti sono anche stati afferrati per il collo e per i capelli dagli aggressori, oltre a ricevere colpi volanti al viso e alla testa.

La denuncia e le cure in ospedale

Dopo almeno 20 minuti (secondo il racconto di una delle ragazze) di puro terrore, l’auto degli eugubini è riuscita a ripartire, tirando dritta verso la vicina caserma dei carabinieri di Senigallia per l’immediata denuncia. I militari hanno poi accompagnato i quattro al pronto soccorso per le cure del caso. Ad uno di loro è stata data una prognosi di oltre 10 giorni, altri due se la sono cavata con ferite guaribili entro una settimana. Illesa la ragazza nascostasi tra i sedili dell’auto durante la feroce aggressione.

Le indagini dei carabinieri per risalire ai responsabili vanno avanti ormai da due settimane. Si stanno vagliando tutti i filmati delle telecamere presenti in zona, oltre alle numerose impronte lasciate dagli aggressori sulla carrozzeria dell’auto e le testimonianze stesse delle vittime.