Fumo nella notte ed emissioni odorigene pungenti provenienti dalla Color Glass di Trestina, la cui attività, fino a ieri sera, era sospesa. Durante la notte di giovedì 20 marzo gli abitanti di Trestina hanno avuto questa inaspettata sorpresa, esprimendo il loro sdegno sopratutto sui social.
Sul caso, oggi, è intervenuto anche il vicesindaco di Città di Castello Michele Betarelli: “Se l’intenzione della Color Glass è, come più volte affermato dai suoi vertici, ricreare un clima di fiducia e dialogo con la frazione di Trestina, riprendere l’attività dello stabilimento senza una comunicazione preventiva alla popolazione non è la strada migliore“.
“In questa vicenda – continua Bettarelli – la trasparenza e il dialogo sono stati alla base di una contrapposizione, spesso alimentata dal detto-non detto, e da una diffidenza reciproca che i segnali di ripresa della attività produttiva sicuramente non contribuiscono a superare. Per questo era indispensabile attendere che l’iter intrapreso in Conferenza dei servizi fosse terminato prima di dare seguito a qualsiasi iniziativa“.
“Tale approccio da parte dell’azienda – aggiunge il vicesindaco – sarebbe stato un segnale di grande disponibilità e distensione verso i residenti, preoccupati per il livello di qualità ambientale della zona“, su cui da un mese, tra l’altro, una centralina sta effettuando il monitoraggio quotidiano dell’aria. “Una maggiore trasparenza e comunicazione, insomma, – conclude – avrebbero potuto permettere che il rapporto tra Color Glass e cittadini fosse impostato ad una maggiore e bilaterale capacità di scambio e di collaborazione”.