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Collaborazione pubblico-privato per abbattere le liste d’attesa

Redazione

Collaborazione pubblico-privato per abbattere le liste d’attesa

Prosegue il nostro confronto con la candidata Camilla Laureti sul tema dei servizi socio-sanitari
Gio, 07/06/2018 - 14:08

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Il tema dei servizi sanitari in generale e quello dell’ospedale di Spoleto in particolare sono tra quelli più sentiti dai cittadini. Di seguito la posizione della candidata sindaco Camilla Laureti:

Quali sono gli aspetti su cui intende puntare per qualificare ulteriormente l’ambito socio-sanitario nella nostra città? 

“Innanzitutto va detto che negli ultimi due anni e, in particolar modo, dalla scomparsa del compianto Sindaco Fabrizio Cardarelli le tante criticità dell’Ospedale San Matteo si sono acuite in maniera preoccupante, segno che chi avrebbe dovuto seguire e governare tale importante aspetto non l’ha fatto come avrebbe dovuto. Il mio non vuole essere un eccesso di critica, ma semplicemente la constatazione di quello che è stato e di quanto, conseguentemente, sia necessario invertire la rotta, soprattutto perché stiamo affrontando un tema molto delicato che interessa direttamente la salute dei cittadini”.

Quando fa riferimento ad una inversione di rotta a cosa si riferisce esattamente?

“L’ospedale di Spoleto sta soffrendo di una mancanza ormai cronica di personale, sia medico, che tecnico, oltreché infermieristico. Esempi in tal senso sono quelli del servizio di cardiologia che funziona a singhiozzo, della difficoltà a reperire anestesisti rianimatori disponibili a lavorare a Spoleto, oltre alla mancanza di figure infermieristiche in tanti altri servizi.

Noi siamo convinti che sia sì importante la dotazione tecnologica innovativa, come per esempio il nuovo robot per la chirurgia che verrà inaugurato il prossimo 14 giugno, ma se non ci sono equipe mediche o infermieristiche adeguate il dr. Ceccarelli o il dr. Mearini, così come gli altri professionisti, non avranno modo di esprimere tutto il loro potenziale. Per questo noi istituiremo un OSSERVATORIO PERMANENTE Comune-USL Umbria 2 sulle piante organiche del “SAN MATTEO DEGLI INFERMI”, presieduto dal Sindaco e a cui verrà invitato sia il Tribunale dei Diritti del Malato sia il Cityforum, associazioni che tanto si sono battute per la sanità cittadina e a cui tanto la comunità su questo tema deve”.

Si tratterebbe di un percorso propedeutico ad una futura integrazione?

“Parlerei più di COLLABORAZIONE su questo tema con l’Ospedale di Foligno, rispettando le linee guida del decreto 70 e non di INTEGRAZIONE, come sostiene chi aveva l’obbligo di vigilare e non l’ha fatto, perché nei fenomeni di integrazione è sempre il più forte che fagocita il più piccolo. Per questo chiediamo con forza l’immediata copertura del primariato di medicina, il rapido espletamento dei concorsi di anestesia, cardiologia e la nomina del primario del pronto soccorso che potrà così, da una posizione di forza, ottenere più medici e infermieri. Chiediamo inoltre la nuova istituzione a Spoleto del primariato di ONCOLOGIA dell’Azienda Usl 2 Umbria in modo che si completi il percorso del paziente oncologico, che di fatto è già in  essere nel nostro territorio: dalla diagnosi, alla cura anche superspecialistica (chirurgia robotica), alla cura medica e radioterapica (è in programma l’arrivo del nuovo acceleratore lineare) fino alle cure palliative (Hospice e terapia del dolore)”.

In questa campagna elettorale lei ha fatto anche riferimento al concetto di “ospedale diffuso”. Può spiegarci di cosa si tratta? 

”Siamo coscienti che la vera sfida per il futuro saranno i servizi territoriali, l’ospedale diffuso appunto, come lo abbiamo chiamato in questa campagna elettorale. L’emergenza Alzheimer, l’aumento delle malattie croniche degenerative, l’allettamento degli anziani e, quindi, le cure a domicilio saranno le scommesse da vincere per i prossimi anni. Questo lo dico soprattutto alla luce di un dato che non possiamo non considerare: la popolazione spoletina è la più vecchia dell’Umbria, che a sua volta è la seconda regione più vecchia d’Italia, che è tra i paesi con l’età media più alta del mondo.

Il potenziamento dell’ADI (Assistenza Domiciliare Integrata), il coinvolgimento sempre maggiore delle figure principali dell’assistenza territoriale, cioè i medici di medicina generale, la scommessa della riabilitazione a domicilio, l’aumento dei posti di RSA e RP saranno i nostri punti di riferimento nell’azione del prossimo futuro”.

Liste d’attesa, altra nota dolente. Come pensa di affrontare una problematica così penalizzante per i cittadini?

“Per il contenimento delle liste d’attesa, insieme all’istituzione dell’Osservatorio permanente sulle piante organiche, pretenderemo l’attivazione di un servizio privato-convenzionato anche nel nostro territorio che non costerà niente al cittadino-utente (si accederà con il comune ticket), ma che potrà essere complementare all’offerta pubblica. È presente nei territori di Perugia e Terni, le cui convenzioni regionali sono pagate anche con i soldi dei contribuenti Spoletini, non vediamo perché non debba esserci anche a Spoleto.”


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