Carlo Ceraso
L’area di Via Cacciatori delle Alpi (ex Fiat) è stata dissequestrata dal Tribunale del riesame di Perugia che ha così accolto il ricorso presentato dai legali della ditta costruttrice, la In.edil.com di Roma, La notizia, clamorosa, arriva nel tardo pomeriggio dal capoluogo perugino ed è stata accolta con grande soddisfazione da parte dei legali della ditta come di quelli dei tecnici finiti nel mirino della procura di Spoleto che aveva ordinato il sequestro preventivo dell’area dove erano iniziati i lavori per la costruzione di un edificio residenziale e di un grande parcheggio interrato. La vicenda si può in qualche maniera considerare come uno ‘strascico’ di un altro clamoroso caso, quello del Palazzo della Posterna.
Lo scorso mese di giugno il gip di Spoleto, il dottor Augusto Fornaci, su richiesta del pm Federica Albano aveva sottoposto a sequestro l’area di Via Cacciatori delle Alpi. La società InEdilCom aveva così presentato ricorso al Tribunale del riesame di Perugia che però aveva confermato l’operato dei giudici spoletini. L’area doveva quindi rimanere sequestrata. Il pool di avvocati (Giampaolo Filiani, Maria Enrica Cavalli, Giuseppe Lavitola e Luca Maori) aveva quindi impugnato il provvedimento davanti alla Suprema Corte di Cassazione che alla fine di febbraio scorso aveva annullato il provvedimento emesso dai giudici perugini in quanto la valutazione di merito non aveva tenuto conto delle deduzioni e delle consulenze tecniche della difesa che, come spiegano oggi i legali, dimostravano l’assoluta legittimità degli atti emessi dalla pubblica amministrazione che aveva autorizzato i lavori.
Il Riesame si è quindi riunito all’inizio di questo mese (oggi è stato depositato il dispositivo) riprendendo in mano tutto il carteggio: un esame che ha portato ad annullare il sequestro preventivo e a ordinare la restituzione del bene immobile ai legittimi proprietari.
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