Non sembra avere precedenti il clamoroso voto di sfiducia che l’intero consiglio comunale di Spoleto ha espresso questo pomeriggio nei confronti del dg della Usl2 (Terni, Spoleto, Foligno), il dottor Sandro Fratini, finito al centro delle polemiche dopo la gestione degli ultimi concorsi indetti dall’azienda sanitaria a cominciare da quello per il primario di chirurgia robotica. A nulla è servito che la direzione generale proprio venerdì scorso – con un tempismo quasi sospetto, visti anche certi precedenti – avesse istituito il dipartimento di chirurgia robotica affidandolo al dottor Alberto Patriti, escluso dal primariato ma riabilitato in qualche modo dalla sentenza del Tar dell’Umbria che aveva censurato l’esito finale del concorso. In sintesi i giudici amministrativi avevano rilevato come le procedure concorsuali, avviate per ricercare un medico esperto in chirurgia robotica, si fossero concluse con la nomina di un esperto in chirurgia tradizionale. A gridare allo scandalo era stato lo stesso primo cittadino, il professor Fabrizio Cardarelli, che aveva chiesto la revoca dell’incarico affidato al dottor Sandro Fratini il quale, da parte sua, aveva in qualche modo provato a replicare senza però convincere gli addetti ai lavori. Neanche i due capigruppo della maggioranza, Zefferino Monini (Rinnovamento) e Gianluca Speranza (Spoleto Popolare), che lo scorso 5 agosto avevano così presentato la mozione che impegnava il primo cittadino a intervenire sulal Regione dell’Umbria “atteso come i comportamenti posti in essere (dal d.g. della Usl, n.d.r.) nei confronti della città di Spoleto non consentano per il futuro di riconoscerlo quale valido referente per questa parte del territorio”.
Il voto unanime – il documento difficilmente sarebbe stato discusso oggi visti i tanti punti all’ordine del giorno, ma un impegno improvviso dell’assessore Vincenza Campagnani ha fatto slittare il programma dei lavori fino alla mozione Monini-Speranza. Ad abbandonare l’aula sono stati i consiglieri Marina Morelli (presidente della Commissione sanità) per la maggioranza, Laura Zampa e Aliero Dominici per l’opposizione. Il sindaco Cardarelli ha voluto ricordare la vicenda del concorso definendola “penosa, perché avremmo voluto che il dipartimento di chirurgia robotica venisse realizzato in tempi più veloci. Con la Asl ho tenuto sempre un comportamento leale, trasparente, costruttivo ma non notato la stessa attenzione nei confronti della nostra città”. Poi rivolto ai consiglieri li ha pregati di tenere in considerazione della “recente disposizione che istituisce il nuovo dipartimento…non vorrei che questa mozione risultasse tardiva”. Ma ha anche evidenziato le criticità in cui versa il nosocomio a partire dal mancato “reintegro di personale infermieristico e medico. Sono convinto che con il nuovo assessore Barberini le cose possano cambiare”. Dopo gli interventi di Speranza e dei colleghi Stefano Proietti e Maurizio Zualdi (il quale, raccontando una propria esperienza personale ha “avuto modo di constatare come l’ospedale di Spoleto sia divenuto una dependance di Foligno”) è stata la volta della consigliera del piddì Carla Erbaioli la quale ha forse spiazzato il proprio gruppo annunciando che avrebbe votato a favore del documento di sfiducia. La Erbaioli, che ben conosce la struttura sanitaria per operarvi quale ostetrica, è passata così a ‘denunciare’ la situazione di alcuni reparti, situazione che richiede ormai un cambio di passo. Ma non le ha mandate a dire neanche alla presidente della commissione Morelli: “sono 8 mesi che attendiamo un documento sulla sanità – ha detto con voce ferma la Erbaioli – ed oggi che si discute di una cosa così importante preferisce disertare i lavori”. I bene informati giurano che la consigliera renziana abbia nel cassetto una mozione di sfiducia proprio nei confronti della collega di Rinnovamento. Se gli interventi di Rossi e Lisci non hanno fatto capire fino alla fine da quale parte si sarebbero schierati, quello di Paolo Martellini si è rivelato un atro punto a favore della maggioranza: “in questi anni è mancata una guida politica a livello regionale ed è evidente che chi si ritrova a gestire la situazione rischia di essere un tuttologo…e quando se ne fanno troppe è chiaro che qualcosa non viene bene. La speranza è di strutturare questo terzo polo sanitario (Spoleto, n.d.r.) e su questo l’assessore Barberini si gioca le sue carte. La politica si deve occupare di dare risposte ai cittadini, servizi sempre più eccellenti, non dei concorsi”. La successiva dichiarazione di voto ha visto favorevole anche la capogruppo M5S Elisa Bassetti che ha ricordato come il consigliere regionale Liberati ha sul tema della chirurgia robotica presentato una interrogazione, mentre Dante Rossi ha ricordato che il piddì aveva deciso di lasciare liberi i propri rappresentanti. L’esito delle urne si è rivelato un successo per la mozione che ha incassato 19 voti favorevoli su 19 presenti, ma anche una Caporetto, politicamente parlando, per il d.g. Fratini.