La Procura della Repubblica di Spoleto avrebbe avviato un'indagine sui rimborsi chilometrici sostenuti dalla giunta comunale. In particolare gli inquirenti starebbero indagando sull'autocertificazione presentata da un amministratore, sulla cui identità vige il più stretto riserbo. L'amministratore in questione avrebbe già presentato le sue difese, anche testimoniali.
È probabile che l'indagine avviata dalla Procura nasca da un esposto presentato da qualche consigliere comunale di minoranza. Il tutto dopo che a fine ottobre 2007 il consiglio aveva approvato la modifica (non senza polemiche nonostante il voto finale unanime) di un articolo del regolamento comunale. Secondo il nuovo articolo, quindi, i membri di consiglio e giunta hanno diritto al rimborso chilometrico della benzina se risiedono fuori dalle mura cittadine, dopo aver presentato un'autocertificazione convalidata poi dalla segreteria comunale. E proprio su queste autocertificazioni si è concentrata l'attenzione della Procura spoletina. L'inchiesta in corso comunque riguarderebbe poche decine di euro di rimborsi.