I commercianti non fermano la loro mobilitazione neanche dopo il decreto Sostegni
Assisi e Cascia per l’Umbria, Loreto per le Marche, Pompei per la Campania, dalla prossima settimana. Ieri le cosiddette Città Santuario hanno manifestato insieme a distanza per sensibilizzare il governo sulla tematica dei piccoli centri che vivono perlopiù di turismo, settore messo in ginocchio dalla pandemia. È la prima volta, dopo che per mesi Assisi ha manifestato in ‘solitaria’ con i commercianti di #noidimenticati.
Come più volte sottolineato il giro d’affari di tutte le partite iva legate al turismo è stato totalmente azzerato dalla pandemia. Perciò anche domani i commercianti si ritroveranno in piazza per invocare nuovamente l’attenzione delle istituzioni .La manifestazione si è svolta nella città serafica insieme ai colleghi della città santuario di Loreto e Cascia. La settimana prossima, il 2 aprile, ha annunciato invece la sua adesione Pompei. Per quanto riguarda Assisi, i dati sono impressionanti: il raffronto con il 2019, quando la città serafica aveva contato 1,3 milioni di presenze, e il 2020, che ha registrato il quasi totale azzeramento, è emblematico di una crisi senza precedenti che sta rovinando circa duemila famiglie, con gravi ripercussioni sull’intero tessuto socio-economico del territorio.
Intanto, diversamente da quando emerso nelle scorse ore quando il ristoro per le Città Santuario sembrava cancellato, l’entrata in vigore del decreto conferma anche i ristori a fondo perduto per le attività economiche e commerciali delle Città Santuario. “È un importante risultato fortemente voluto da Assisi con la fondamentale collaborazione di altre Città Santuario come Loreto, Pompei, San Giovanni Rotondo, Mercogliano-Montevergine, comuni di piccole e medie dimensioni che, con i propri luoghi di culto e devozione, meta del pellegrinaggio internazionale, danno prestigio e rilevanza all’Italia intera e che, con il loro tessuto produttivo che vive quasi esclusivamente di turismo, sono messe in ginocchio dalla pandemia. Significativo è stato anche il supporto del comitato assisano #noidimenticati e di Confcommercio Assisi, con le loro azioni di sensibilizzazione“, ricorda il sindaco, Stefania Proietti.
La richiesta delle Città Santuario trovò evidenza nella Finanziaria 2021, ma, nelle fasi di formazione dell’attuale Decreto Sostegni c’è stata la ulteriore richiesta del sindaco di confermare quei ristori e di prevedere ulteriori contributi a tutte le partite iva, indipendentemente dal codice ateco di appartenenza. “Richieste che hanno trovato concretezza nel Decreto Sostegni ma oltre questo sforzo governativo sarebbe giusto includere anche le realtà più piccole dal momento che sono state inserite, per ora, soltanto le Città Santuario con almeno 10 mila abitanti ed è stata stabilita una copertura finanziaria di appena 10 milioni“, ricorda la prima cittadina. E il senatore della Lega Luca Briziarelli chiede di fare di più: “Bene andare oltre i santuari pontificali, ma – sostiene – va eliminato il vincolo dei 10mila abitanti che esclude comuni come Cascia e bisogna pensare anche agli altri Comuni turistici“.