Città di Castello accoglie il suo 91° vescovo, iniziata l'era di mons. Luciano Paolucci Bedini - Tuttoggi.info

Città di Castello accoglie il suo 91° vescovo, iniziata l’era di mons. Luciano Paolucci Bedini

Davide Baccarini

Città di Castello accoglie il suo 91° vescovo, iniziata l’era di mons. Luciano Paolucci Bedini

Sab, 18/06/2022 - 19:03

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Ufficialmente da oggi (sabato 18 giugno) le due Diocesi di Gubbio e Città di Castello sono unite e amministrate "in persona episcopi" (da un unico vescovo), iniziato un nuovo ministero pastorale "tifernate" dopo i 15 anni di Cancian

E’ avvenuto oggi (18 giugno) l’ingresso ufficiale nella Diocesi tifernate del vescovo Luciano Paolucci Bedini, che d’ora in poi terrà uniti “in persona episcopi” i territori della chiesa di Gubbio e Città di Castello.

La visita alla Madonna delle Grazie, come Cancian nel 2007

La solenne giornata di festa è cominciata intorno alle 16.30 nel Santuario della Madonna delle Grazie, venerata come la “patrona di Città di Castello” dal 1783. E’ stata la prima chiesa visitata dal nuovo vescovo, che ha voluto ripercorrere le gesta di mons. Domenico Cancian, anch’esso arrivato in questo santuario all’inizio del suo ministero pastorale (era il 23 settembre 2007).

Il vescovo davanti alla Madonna delle Grazie

A piedi fino al Comune

Dopo un’intima preghiera di fronte all’immagine sacra della Madonna il presule – percorrendo a piedi via XI settembre, via Angeloni, piazza Matteotti e Corso Cavour (scortato da tanti giovani e scout, lui stesso ne ha fatto parte) – ha raggiunto piazza Gabriotti, precisamente davanti al Palazzo comunale, dove ad attenderlo c’erano tutti i sindaci della Diocesi (Citerna, Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Pietralunga, San Giustino, Umbertide e Lisciano Niccone) compreso quello di Gubbio, Filippo Mario Stirati.

Il saluto del sindaco “Il suo arrivo è un privilegio per l’Altotevere”

Le rivolgo il più caldo saluto di benvenuto nella nuova casa spirituale dell’Altotevere umbro, al quale ha voluto indirizzarLa l’alto consiglio di Papa Francesco – ha esordito il sindaco tifernate Luca Secondi rivolto al monsignore – Il dono del Suo arrivo è un privilegio per la nostra intera comunità, così come lo è stato con il suo predecessore monsignor Domenico Cancian, che ringraziamo. Con Lei arriva fra di noi un presule di cui abbiamo già colto grande generosità, entusiasmo nell’amministrare, umiltà nel guidare, pacatezza nel riflettere, un modo estremamente giovanile di coinvolgere le persone e disponibilità all’ascolto. Per questo la Sua presenza fra noi sarà occasione quotidiana di stimolo e confronto, di reciproco consiglio e mutua esortazione al bene comune. Da oggi, anche grazie alla Sua presenza fra di noi, gli stessi rapporti istituzionali già ottimi con il Comune di Gubbio e tutto l’Alto Chiascio, avranno un nuovo impulso e daranno vita ad ancora più proficui risultati in molti campi della vita sociale dei nostri territori”.

L’incontro con i sindaci

Il vescovo Luciano Paolucci Bedini ai sindaci “Già mi sento parte della comunità tifernate”

Ricambiando il saluto ai sindaci, che ha ringraziato, mons. Paolucci Bedini, sempre in piazza, ha poi detto: “Il mio primo pensiero è di ringraziamento per l’accoglienza attenta e cordiale riservatami e per la quale già mi sento parte di questa comunità tifernate. Oggi ricevo una preziosa eredità, che mi auguro di saper custodire con prudenza e sapienza, e che comprende anche una esemplare esperienza di vicinanza e collaborazione tra Diocesi e istituzioni locali, ciascuno per la sua parte di competenza e insieme per l’unico bene comune. Mi inserisco volentieri in questa positiva condivisione di responsabilità. L’attualità che stiamo attraversando ci indica la necessità di intensificare ancor più questo camminare insieme, soprattutto per chi rischia di rimanere ai margini. Da parte mia vi assicuro la mia presenza e disponibilità per conoscere e affrontare insieme le questioni che riguardano il bene e la dignità della nostra gente. Grazie ancora per la vostra accoglienza e l’augurio piu’ sincero per il cammino che ci attende!

L’ingresso in Duomo del vescovo

Il passaggio di consegne, Cancian “Abbraccio con gratitudine ogni Tifernate”

Dentro un Duomo stracolmo è poi avvenuto l’atteso passaggio del pastorale, lo stesso appartenuto al vescovo Cesare Pagani (il primo presule che nel 1972 resse entrambe le Diocesi) e al compianto monsignor Ivo Baldi Gaburri. Un passaggio di consegne, quello da Cancian a Paolucci Bedini, che l’attuale amministratore apostolico ha fatto “con grande stima, fiducia e profonda amicizia” nei confronti del nuovo arrivato. “Il pellegrinaggio che abbiamo fatto insieme, eugubini e tifernati in questi tre giorni – ha aggiunto Cancian – è stato un bel segno di come si può camminare insieme nella gioia della comunione fraterna che unisce persone diverse nella volontà del Signore. In questo momento voglio abbracciare con gratitudine ogni Tifernate, specialmente le persone malate, i poveri, i giovani e le famiglie“.

Cancian cede il pastorale a Paolucci Bedini

Il pastorale che passa da una mano ad un’altra – ha sottolineato il 91° vescovo di Città di Castello Luciano Paolucci Bedini nella sua omelianon è un segno di potere, non segna una presa di possesso, ma la responsabilità di una guida e la presa in cura di tanti fratelli e sorelle, con il timore che questo porta con se, e non a nome nostro, ma solo in nome di Gesù unico vero e buon pastore di noi tutti“.

Chi è mons. Luciano Paolucci Bedini

Luciano Paolucci Bedini è nato a Jesi il 30 agosto 1968. Entrato nel 1989 nel Pontificio seminario regionale marchigiano “Pio XI” a Fano, nel 1995 consegue il baccellierato in teologia e, nel 1999, la licenza in teologia pastorale presso l’Università Pontificia Salesiana a Roma. Il 24 settembre 1994 è stato ordinato diacono dall’arcivescovo Franco Festorazzi; il 30 settembre del ’95 lo stesso arcivescovo lo ha ordinato presbitero, nella cattedrale di San Ciriaco ad Ancona, per l’arcidiocesi di Ancona-Osimo. È stato direttore dell’Ufficio catechistico diocesano (1999-2011) e poi anche di quello regionale (2003-2010). Vicerettore del Pontificio Seminario regionale “Pio XI” di Ancona dal 2004 (nel 2010 ne è divenuto rettore). Il 29 settembre 2017 papa Francesco lo ha nominato vescovo di Gubbio. Il 3 dicembre seguente ha ricevuto l’ordinazione episcopale, nella chiesa di San Domenico a Gubbio, dal cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo emerito di Ancona-Osimo, co-consacranti il cardinale Gualtiero Bassetti, arcivescovo di Perugia-Città della Pieve, e Mario Ceccobelli, suo predecessore a Gubbio. Durante la stessa cerimonia ha preso possesso canonico della diocesi.


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