Vogliono conoscere la causa della morte di loro figlio, i genitori disperati che lunedì mattina hanno perso il loro figlio dodicenne che nel bagno della scuola si è accasciato a terra senza più riprendere i sensi. Anche il sostituto procuratore Mara Pucci che per affidare il mandato al medico legale ha aperto un fascicolo contro ignoti, vuole spazzare via ogni dubbio. Un atto dovuto, come si definisce in questi casi per capire cosa sia accaduto al bambino.
Il minore che soffriva di un disturbo cognitivo aveva anche un lieve problema di natura cardiaca, ma non tale, secondo il legale della famiglia, da far ipotizzare il pericolo di vita. Eppure il bambino lunedì mentre era in classe, nell’istituto che frequentava a Città della Pieve, ha chiesto di andare in bagno, dove l’insegnante di sostegno lo ha accompagnato e qui ha accusato il malore dal quale non si è più ripreso.
Poi la corsa disperata in ospedale a Perugia, dove i medici del Santa Maria hanno più volte, ma purtroppo inutilmente, cercato di rianimarlo. “La famiglia vuole solo chiarezza – spiega il loro legale avvocato Antonio Cozza – non punta il dito contro nessuno ma è chiaramente legittimo voler capire cosa ha provocato la morte del loro bambino”. L’esame autoptico si terrà venerdì e verrà eseguito dal medico legale Sara Gioia e come consulente della famiglia ci sarà Laura Panata.