Dal 4 al 10 aprile si svolgerà la LXI Settimana di studio della Fondazione CISAM sul tema «Chiese locali e chiese regionali nell’altomedioevo». Pochi sanno che la chiesa di Roma si limitava, prima di Gregorio VII e del secolo XI, al «primato d’onore» e che, dunque, essa sino a quel momento non era affatto al vertice di un sistema unitario e gerarchico. Se questa evidenza non ha saputo imporsi largamente, laragione è da cercare nell’occasionalità di ricerche di alto livello sul tema, distribuite – per di più – in sedi scientifiche differenti e in scarso dialogo fra loro.
La LXI Settimana di Studio si propone di sanare questo deficit di dialogo tra discipline sul tema e di far interagire competenze su aree diverse e sui meccanismi ecclesiastici dell’altomedioevo, anche ovviamente «romani», per comporre un quadro che dia atto di tutti i progressi recenti della ricerca. Le differenti lezioni previste si concentreranno, in primo luogo, sulla realtà (insieme locale e universale) della chiesa di Roma, sia nel suo
incardinamento italiano sia nei suoi rapporti con l’insieme della Societas Christiana; verranno poi presi in esame i temi della «riforma vescovile»
che sarebbero sfociati, con l’XI secolo, nel modello centralistico“romano”; verranno, da ultimo, passati in rassegna i caratteri specifici
delle chiese regionali e locali, con i loro peculiari sviluppi liturgici, canonicali e sociali. L’insieme delle lezioni avrà lo scopo di sottrarre la storia della chiesa (e delle chiese) dell’alto medioevo a una prospettiva finalistica che dia per scontata l’inevitabilità di quel rapporto fra papa e vescovi che
conosciamo dal basso medioevo in poi.