Il messaggio di Federcaccia Perugia: il ruolo delle squadre tra danni all'agricoltura, rischio Psa e tradizione
E’ un appello a vivere un momento di condivisione di una passione che in Umbria vanta antiche tradizioni, ma anche al senso di responsabilità di fronte al rischio Psa e alla prudenza, quello che la Federcaccia provinciale di Perugia, guidata da Marcello Spigarelli, rivolge ai cacciatori umbri a poche ore dall’inizio della stagione di caccia al cinghiale.
“Sabato – scrive – per molti sarà l’apertura ‘vera’, con tutto il suo carico di aspettative ed emozioni: un giorno dove un gruppo di amici, dal neo patentato all’ultraottantenne, condivideranno la propria passione riuniti nei boschi umbri accompagnati dai loro inseparabili ausiliari”. Un’emozione scandita infatti dagli abbai delle mute di cani.
Federcaccia ricorda anche che in particolare la caccia in braccata rappresenta “un’attività fondamentale e imprescindibile per un corretto controllo del territorio, per il mantenimento di un numero sostenibile in termine di popolazione della specie cinghiale e per una limitazione dei danni che questo tipo di fauna crea all’agricoltura”. Un’attività svolta dai cacciatori iscritti alle squadre, viene ricordato, che viene garantita tutto l’anno con interventi di controllo e prevenzione.
Un ruolo ancora più importante di fronte al rischio Psa che minaccia la filiera suinicola nazionale.
Attività per le quali la sezione provinciale di Perugia di Federcaccia rivolge un ringraziamento, oltre che un “in bocca al lupo”.