Valentina di Casacastalda (Valfabbrica) conta l'ennesimo danno causato dagli ungulati "Regione e Atc intervengano per tutelare il lavoro di mio padre e di tutti gli agricoltori. Qualcosa non funziona!"
Cinghiali all’attacco nella zona di Casacastalda (Valfabbrica), dove pochi giorni fa gli ungulati hanno devastato (per l’ennesima volta) le colture di una famiglia del posto. La denuncia arriva direttamente da Valentina, figlia dell’agricoltore di lungo corso Giuseppe.
“Mio padre ha dedicato una vita all’agricoltura, diventata poi una passione, per mantenere la propria famiglia – si sfoga la ragazza – Ancora oggi, a 73 anni è in piena attività per poter avere una vita dignitosa, vista la pensione che percepisce. E’ sempre in campo nonostante i numerosi acciacchi che gli suggeriscono di starsene a riposo, in continua sofferenza per le mille difficoltà che deve affrontare e soprattutto afflitto dal grave problema dei cinghiali, che da troppi anni devastano le colture e mandano in fumo lavoro, investimenti e guadagni“.
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Valentina punta quindi il dito contri gli amministratori pubblici, nello specifico Regione Umbria e Atc Perugia 1, “ovvero coloro che dovrebbero tutelare il lavoro di mio padre e di tutti gli agricoltori, evitando i danni con interventi di contenimento, avvalendosi di ogni mezzo a loro disposizione, tra cui le squadre dei cinghialari e selettori che hanno pagato soldini per corsi e iscrizioni”.
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A quanto pare però “non è così!” aggiunge Valentina: “Se i campi di mio padre sono ridotti ad un colabrodo significa che qualcosa non ha funzionato e continua a non funzionare! Si fanno regolamenti incompleti e inconcludenti che tutelano tutti tranne l’agricoltore. Noi siamo qui, pronti a confrontarci con chiunque voglia dire la sua e soprattutto con coloro che hanno voglia di trovare una soluzione e non un escamotage”.