“Cinghiali da proteggere” e i cacciatori insorgono ancora contro Flavio Insinna, attore e conduttore de “L’Eredità”, già finito nel mirino delle doppie per la sua affermazione contro la caccia lo scorso dicembre.
Alla domanda sulla lestra, rifugio del cinghiale, Insinna parla dei “nostri amichetti cinghiali”, facendone il verso. Per poi aggiungere: “Bellissimi, da proteggere”, con evidente riferimento ai cinghiali che ci sono a Roma.
Il “caso” cinghiali è infatti tra i temi più dibattuti della campagna elettorale di Roma, a seguito dei numerosi video di ungulati per le strade della capitale. E sulle possibili soluzioni al problema – che quindi non è più soltanto venatorio, ma legato alla sicurezza stradale e sanitaria – si dividono anche i politici. Oltre, naturalmente, ai cacciatori da una parte e agli animalisti dall’altra.
Ora questa nuova opinione di Insinna manifestata durante l’ultima punta de “L’Eredità”, che riaccende le polemica tra favorevoli e non alla caccia. Anche se il conduttore, questa volta, non ha fatto alcun riferimento diretto alla caccia.