Sono venti i cinghiali individuati e allontanati tra Collestrada e Ponte San Giovanni dai cacciatori della task force regionale attivata per far fronte alle emergenze legate agli animali selvatici.
La squadra dei cacciatori ha operato questa mattina, dopo che le forze dell’ordine hanno provveduto a chiudere le strade e le aree dove erano stati atti gli avvistamenti dei cinghiali, così da consentire di operare in libertà per mettere in sicurezza l’area.
Nei giorni scorsi diverse erano state le segnalazioni da parte di residenti e automobilisti. I cinghiali sono stati avvistati nel parcheggio della scuola di Collestrada, ma anche a ridosso dell’area commerciale. E soprattutto, pericolosamente in transito vicino alla strada che costeggia la E45. Un pericolo per le auto e le motociclette. Da qui la necessità di provvedere ad allontanarli.
(Aggiornamento ore 18.00)
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In corso l’intervento sui cinghiali avvistati in questi giorni a Collestrada, nel parcheggio della scuola e sulla strada che costeggia la E45. Una presenza potenzialmente molto rischiosa, soprattutto per le auto in transito in quel tratto.
Gli avvistamenti e le segnalazioni dei residenti hanno attivato la procedura, con la Regione che ha incaricato la squadra di cacciatori della task force per mettere in sicurezza l’area.
La zona è stata interdetta al transito delle persone e delle auto da parte delle forze dell’ordine, per consentire appunto alla task force di operare senza pericolo.
In Umbria l’elevata presenza di cinghiali sta diventando un problema. Con diversi incidenti lungo le strade e tanti danni all’agricoltura. Come denunciato dalle associazioni degli agricoltori. Ai quali, con le nuove regole, la Regione consente di sparare (ovviamente se in possesso di licenza di caccia) in caso di mancato tempestivo intervento da parte degli Atc, per liberare i campi coltivati dagli animali selvativi. Pratica che ha avuto il via libera dalla Prefettura anche durante l’emergenza Coronavirus.
L’Atc 1, d’altro canto, ha chiesto alla Regione ulteriori fondi per far fronte al pagamento dei danni causati dai cinghiali alle colture agricole. Altrimenti, l’alternativa è aumentare le quote a carico dei cacciatori. Ipotesi contro la quale si è espresso il direttivo comunale di Perugia di Federcaccia.
(Notizia in aggiornamento)