Delibera della Giunta regionale per la preadozione della modifica del Calendario venatorio dell’Umbria, prevedendo tre giornate di contenimento al cinghiale nei giorni 23, 26 e 30 settembre.
Una proposta, quella contenuta nella delibera firmata dalla Giunta regionale mercoledì 15 settembre su proposta dell’assessore Morroni, che però in quanto preadozione deve essere trasmessa alla III Commissione regionale e all’Ispra per l’acquisizione del prescritto parere.
La proposta di tre giornate di caccia al cinghiale in braccata prima dell’avvio della stagione il 3 ottobre era emersa nel corso della seduta del Tavolo regionale sul contenimento dei cinghiali. La seduta alla quale la maggior parte delle associazioni venatorie non avevano partecipato per protesta, dopo l’adozione del discusso Calendario venatorio.
Poi ai presidenti degli Atc, lunedì 13, era arrivata la comunicazione dalla Regione Umbria in cui si informava che, “esaminati i pareri Ispra”, l’utilizzo della braccata risulta possibile “esclusivamente nel periodo in cui il Calendario venatorio prevede la caccia al cinghiale e cioè dal 3 ottobre 2021 al 2 gennaio 2022”. Non uno stop in assoluto, come era sembrato visto il tono della scarna comunicazione, ma legato al fatto che nel Calendario venatorio non erano previste giornate di contenimento.
L’assessore Morroni, dopo il confronto con alcuni cacciatori e un ulteriore passaggio con i tecnici, ha quindi deciso di provare a consentire le tre giornate di braccata come prospettato al Tavolo regionale, appunto modificando il Calendario venatorio. Con la delibera di oggi, mercoledì, in cui è stata preadottata la modifica del Calendario venatorio.
Serve però la disponibilità degli elenchi delle squadre di cacciatori al cinghiale che possono svolgere il contenimento. Perché il contenimento viene autorizzato dalla Regione ai cacciatori delle squadre, sotto il controllo delle guardie venatorie. E al momento sembra che non tutti gli Atc abbiano provveduto a consegnare gli elenchi.
Restano formalmente da fare in tempi rapidi i passaggi in III Commissione e il parere dell’Ispra, che devono essere completati prima del 23 settembre. Vista la volontà politica, la calendarizzazione in Commissione dovrebbe essere immediata. Gli eventuali appunti dell’Ispra arriveranno comunque ben dopo le tre giornate di contenimento.