Seduta dimezzata, quella del Tavolo tecnico sul contenimento del cinghiale. Federcaccia, Libera Caccia, Enalcaccia e Anuu Migratoristi hanno infatti deciso di non rispondere alla convocazione dell’assessore Morroni, per protestare contro l’atteggiamento della Regione, accusata di non riconoscere fattivamente il ruolo delle associazioni venatorie stesse. Per contro delle quattro sigle (che insieme rappresentano gran parte dei cacciatori umbri) si è collegato in video-conferenza il presidente di Federcaccia, Simone Petturiti, che ha spiegato le criticità nei rapporti con la Regione, nel metodo e nel merito delle decisioni assunte.
Scelte che hanno portato a un discusso Calendario venatorio. Che però Morroni ha difeso: fossero state previste le preaperture alla tortora, ha ribadito, si rischiava di veder annullato il Calendario venatorio e quindi di non far andare a caccia gli umbri neanche il 19 settembre. Insomma, le diversità di vedute, su come è stata affrontata in Umbria la “questione” tortora, pur determinata a livello nazionale, restano.
Anche perché Morroni non ha nascosto la propria irritazione per la scelta di quelle associazioni venatorie che hanno deciso di non partecipare ai lavori del Tavolo sul cinghiale. Sostenendo di essere stato sempre aperto al confronto. Non così per le quattro associazioni venatorie, come ha spiegato il “portavoce” Petturiti esponendo le criticità rilevate appunto dai cacciatori.
Un Tavolo nel quale si è concordato di consentire le battute al cinghiale nelle giornate del 23, 26 e 30 settembre, prima dell’apertura della caccia alla specie il 3 ottobre.
Questo perché, nonostante gli agricoltori chiedessero di consentire la battuta al cinghiale già dall’apertura della stagione di caccia generale il 19 settembre, la concomitanza avrebbe creato confusione e rischi. Battute al cinghiale, dunque, i due giovedì e la domenica dopo l’apertura generale.
Una proposta che sembrava certa, ma poi è arrivato lo stop della Regione, una volta ricevuto il parere negativo dell’Ispra (aggiornamento 14 settembre).
Accolta positivamente le proposte avanzate dal presidente del Cpa, Liurni, di rivedere i settori. A questo proposito, Morroni ha dato mandato ai tecnici di verificare le modifiche con gli Atc.
Valutata positivamente anche la proposta di battute congiunte due volte a settimana.
Quanto alla proposta avanzata da Liurni di consentire a tutti i cacciatori di sparare ai cinghiali, l’assessore si è mostrato perplesso, spiegando che avrebbe approfondito la questione con i tecnici.
Il presidente di Coldiretti, Agabiti, ha lanciato l’ennesimo grido di allarme per i danni provocati dai cinghiali, che stanno devastando campi coltivati a tabacco, vigne e altri terreni agricoli. “Una situazione mai vista negli anni” ha denunciato. Che porterà, il timore dei presidenti degli Atc, a un ulteriore aumento delle quote dei danni da pagare.
Il Tavolo regionale per il contenimento del cinghiale tornerà a riunirsi il 21 settembre, due giorni dopo l’apertura ufficiale della stagione venatoria in Umbria. Vedremo se, per allora, le diplomazie saranno riuscite ad avvicinare le posizioni tra cacciatori e Regione.