Aggiudicato. Il cimitero abbandonato di Rasina – piccola località collinare del Comune di Umbertide, nella Valle del Niccone – finito all’asta solo qualche settimana fa, in questi giorni è stato acquistato per 14.102 euro.
L’acquirente – come ufficializzato da una determina del Settore Patrimionio – è una signora nata e residente in Belgio, di fatto l’unica offerente. La donna sembrerebbe non conosciuta in zona. Ignoti, per ora, sono anche i motivi di questo particolare investimento ma, soprattutto, quello che essa vorrà fare del sito.
Ad oggi si tratta di un’area invasa da una fitta vegetazione, dismessa intorno agli anni ‘60 ed edificata in prossimità dell’ex Santuario quattrocentesco di Maria Santissima Assunta. Qui vi sono ancora i resti del camposanto, con mura crollate, lapidi, vecchi loculi e persino una cappellina (non sono più presenti le salme).
Secondo alcune fonti l’adiacente Santuario sarebbe stato eretto per volontà di Maddalena degli Oddi, come voto a seguito della salvezza del figlio Giulio Cesare, scampato alla morte durante la guerra con i Baglioni. La chiesa, in disuso già dal 1800, fu definitivamente abbandonata dopo i primi crolli a inizio ‘900. Il terremoto del ’97 la fece collassare del tutto.
L’area risulta oggi inquadrata come “emergenza storico-architettonica”. La messa in vendita tramite asta – tecnicamente trattasi di alienazione – decisa dal Comune di Umbertide, proprietario del terreno, è stata concessa dalla Commissione regionale per il patrimonio culturale dell’Umbria. Questo significa che la signora belga dovrà ricevere tutte le preventive autorizzazioni per “le eventuali opere necessarie di restauro e risanamento” le quali, “laddove possibile, dovranno vertere al recupero o al mantenimento degli elementi originari, con un’adeguata visibilità del Santuario”.
Nell’ottica della valorizzazione infatti – si legge nella determina – “il sito dovrà avere un uso compatibile con il carattere culturale indicato nelle motivazioni del provvedimento di tutela, tale da non recarne pregiudizio alla conservazione ed all’eventuale pubblica fruizione”. Sale dunque la curiosità per il progetto che la donna avrà in mente che, a quanto pare, avrebbe non poche limitazioni alla fantasia.