L'annuncio di sindaco e assessore è arrivato stamattina (27 luglio) a Palazzo Pretorio, la nuova pista collegherà i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, per un tracciato di circa 52 km | Lavori conclusi entro fine settembre
Entro l’autunno 2023 tutti potranno andare in bici sulla ciclabile della ex ferrovia Fossato di Vico-Umbertide. Un percorso che – dopo alcune difficoltà legate a Covid, aumento costi dei materiali e alluvione del 2022 – vedrà la luce alla fine di settembre, restituendo a Gubbio e a tutto il territorio una ferrovia che, dopo la II Guerra Mondiale, non è mai stata ricostruita e tornerà viva e fruibile, pur se in un’altra forma.
Una realizzazione che ha, in questo senso, “un sapore anche romantico“, come ha sottolineato il sindaco di Gubbio Filippo Stirati stamattina (27 luglio) in una conferenza stampa a Palazzo Pretorio, alla presenza della presidente della Fondazione Perugia Cristina Colaiacovo, dell’assessore regionale ai Trasporti Enrico Melasecche, dell’assessore ai Lavori Pubblici Valerio Piergentili e dell’ingegner Federico Ragni, progettista dei lavori sulla ciclovia.
52 km di tracciato lungo tre Comuni
“Viviamo questa operazione – ha detto Stirati – anche in termini di riscatto. Questo autunno torneremo a riappropriarci di un pezzo di storia e territorio che ci erano stati sottratti rendendolo fruibile per i tanti visitatori in cerca di un turismo slow”. A presentare lo stato dei lavori è stato l’assessore Piergentili, che ha parlato di “un progetto che ha visto qualche frenata ma che ora è finalmente arrivato a termine. La nuova pista collegherà i Comuni di Umbertide, Gubbio e Fossato di Vico, per un tracciato di circa 52 km, alcune porzioni del quale ricadranno sul sedime della vecchia ferrovia”.
7 passerelle in ferro e gallerie ristrutturate
“Dopo la costruzione e posa di 7 passerelle in ferro per l’attraversamento del fiume Assino, nei punti dove sorgevano i vecchi ponti della ferrovia bombardati dai tedeschi – ha spiegato l’ingegner Ragni – si è proceduto, pur tra importanti difficoltà legate soprattutto all’alluvione di settembre, alla ristrutturazione delle gallerie, alla formazione di cassonetti stradali, fossi e tombini per la regimazione delle acque e alla ristrutturazione di un ponte in pietra a Serra Partucci. In queste prossime settimane verrà affissa la segnaletica verticale funzionale al tracciato ed entro la fine di settembre i lavori saranno conclusi”.
Nel 2015 lo studio di fattibilità, oggi il sogno è realtà
Cristina Colaiacovo ha sottolineato: “La Fondazione ha visto nascere e crescere questo progetto: dopo una prima fase di studio di fattibilità, iniziata nel 2015 grazie al nostro contributo, cofinanziato dalla Regione, ora vediamo finalmente la luce di questa ciclabile. All’epoca era un progetto pionieristico, mentre oggi, per fortuna, si ragiona da più parti di mobilità sostenibile”. Anche l’assessore regionale Melasecche ha sottolineato come “oggi ci sia un enorme interesse da parte del pubblico per le ciclabili: penso alla Spoleto Norcia e non solo. L’Umbria è terra ideale per il turismo lento. Con la riapertura della Fcu saranno accresciute anche le possibilità di proseguire il viaggio in bici, portata a bordo di vagoni riservati o prese a noleggio nelle stazioni riqualificate”.
Il percorso della ciclabile
Nel dettaglio la pista partirà da Umbertide (il primo tratto è quello già esistente lungo la ferrovia che va dal centro storico al ponte di Montecorona) poi proseguirà sul tratto oggetto dei lavori da Montecorona a Serra Partucci, nel mezzo della piana agricola: qui la pista oltrepasserà il fiume Assino per riconfluire sulla ss219 nel Comune di Gubbio all’altezza di Civitella Ranieri. Da qui fino al distributore di Camporeggiano i ciclisti dovranno procedere in maniera promiscua insieme ai veicoli lungo la ss 219.
Dal distributore la pista tornerà lungo l’ansa del fiume sulla vecchia ferrovia fino al laghetto in località Zangolo, dove la circolazione sarà di nuovo promiscua sulla ss219 fino a Mocaiana, poi via dell’Assino fino a Raggio, dove proseguirà lungo la piana di Gubbio per varie strade comunali fino via Beniamino Ubaldi. Da qui proseguirà in località Zappacenere fino alla chiesa di Padule, dove tornerà sul tracciato della ex ss 219 fino a Branca. Poco dopo l’ospedale, il tracciato interesserà le viabilità comunali di Corraduccio e Baccaresca per poi entrare nel Comune di Fossato di Vico salendo per Colbassano e riscendendo fino alla Flaminia, per l’ultimo tratto che arriverà alla stazione fossatana.