“Ciao Mister”, Ciao Massimo. Spoleto e la squadra di calcio della Superga si sono strette intorno ai familiari di Massimo Loreti, prematuramente scomparso venerdì mattina stroncato da un malore. La funzione religiosa si è tenuta nella chiesa di San Martino in Trignano, concelebrata da don Gianfranco Formenton e don Vito Stramaccia.
In tanti hanno partecipato alle esequie per dare l’ultimo saluto al giovane allenatore che in poco tempo era riuscito a portare al successo le giovanili del club, ispirandosi ai valori sani dello sport. Sotto la sua guida non c’è stato atleta che non abbia avuto la stessa possibilità di giocare dei propri compagni; nessun fenomeno di intemperanza, dentro e fuori il campo di calcio.
La chiesa non è riuscita a contenere i tanti amici che hanno voluto rendergli omaggio. Come le decine di atleti che, insieme a dirigenti e tecnici, indossavano la tuta dai colori bianco-rosso.
Nell’omelia don Gianfranco ha ricordato, con la voce a tratti rotta dall’emozione, la figura di Massimo, del suo essere cristiano, capace di rialzarsi dalle disavventure della vita, di saper costruire armonia intorno a se.
Loreti ci era riuscito in pieno concretizzando anche quel sogno che era il Campus estivo della parrocchia, che aveva richiamato tantissimi giovani e le loro famiglie.
Tutti si sono stretti intorno alla moglie e ai due figli piccoli di Massimo, ai suoi genitori, alle sorelle e ai familiari.
Sono stati gli stessi allenatori a portare a spalla il feretro del collega.
Poi un lungo applauso ha dato l’ultimo saluto al Mister dei bambini.