Non bastassero i drammatici cali di fatturato, i costi fissi comunque da sostenere e l’incertezza futura legata al protrarsi dell’emergenza Coronavirus, per tanti negozi c’è anche un altro incubo: i furti. La merce invenduta rimasta tra gli scaffali dietro le saracinesche abbassate dal 25 aprile (per i negozi) potrebbe non avere più la copertura assicurativa. Infatti, nella maggior parte dei contratti assicurativi in essere di tutte le compagnie è previsto, tra le esclusioni, che la garanzia Furto non opera quando i locali che contengono i beni assicurati rimangono incustoditi per più di 45 giorni consecutivi.
Regola che chiaramente (salvo diversa indicazione nella polizza stipulata) vale per tutte le attività, quindi anche per i laboratori artigiani e le industrie. I cui titolari, quindi, devono far partire i 45 giorni dalla data effettiva della chiusura causa emergenza Covid.
“Nella situazione attuale – spiega l’assicurate folignate Alessandro Silvestrini – equivale a dire che, se l’11 marzo è stato l’ultimo giorno di presidio dei locali e, poi, questi ultimi sono stati lasciati continuamente incustoditi per 45 giorni, alle ore 24:00 del 25 aprile 2020 le suddette attività potrebbero non essere più coperte dalla garanzia Furto“.
Insomma, aver lasciato incustodito il proprio esercizio sin dall’inizio della chiusura imposta dal primo Dpcm del presidente Conte e dai successivi provvedimenti del Governo (ad esclusione di farmacie e parafarmacie, negozi di alimentari, attività bancarie ed assicurative, benzinai e produzioni ritenute indispensabili) potrebbe riservare ulteriori brutte sorprese.
Le precauzioni
Ma alcune condizioni possono non far scattare questa clausola di esclusione, come spiega ancora Silvestrini: “Una buona premura in questo periodo è sicuramente verificare con un sistema di videosorveglianza, se installato, il buono stato dell’immobile. Altra importante accortezza è controllare che funzioni correttamente l’impianto di allarme, se presente. Sia per garantire una migliore prevenzione attiva contro i furti, sia perché – laddove espressamente previsto nel contratto assicurativo sottoscritto – il mancato funzionamento fa venire meno il diritto all’integrale risarcimento del danno, con l’applicazione solitamente di scoperti che rimangono in carico agli assicurati“.
E appunto, rappresenterebbe una condotta diligente il provvedere ad un controllo periodico dei locali, ovviamente nel rispetto di quanto previsto riguardo le limitazioni agli spostamenti disciplinate dai decreti. Così da poter dimostrare di non aver lasciato incustodito il proprio esercizio.