Oggi alla Sala dei Notari la festa per i 125 anni di vita della Camera del Lavoro di Perugia. Sabato 16 ottobre la manifestazione antifascista a Roma, dopo l’assalto subito sabato scorso nella sede nazionale ad opera dei militanti di Forza Nuova.
“Con la manifestazione antifascista di sabato 16 ottobre a Roma – ha detto la vicesegretaria generale della Cgil nazionale, Gianna Fracassi, intervenendo all’iniziativa alla Sala dei Notari – dobbiamo dare un segnale forte di unità del mondo del lavoro di fronte a questi rigurgiti squadristi e fascisti, che non vanno assolutamente minimizzati come qualcuno sta tentando di fare. L’assalto alla nostra sede di sabato era chiaramente un’azione programmata e definita nei dettagli. Hanno voluto colpire chi difende libertà e diritti, hanno voluto colpire tutto il sindacato confederale”.
Per Fracassi la manifestazione di Perugia “non è un compleanno, ma una storia che continua, perché le Camere del Lavoro hanno rappresentato e rappresentano ancora un fondamento della società democratica italiana”.
Nella sua relazione di apertura, Filippo Ciavaglia, segretario generale della Cgil di Perugia, è partito naturalmente dai fatti di sabato, stigmatizzando oltre all’assalto alla Cgil anche la devastazione del pronto soccorso dell’Umberto I, e dalla straordinaria risposta di domenica, con tutte le Camere del Lavoro aperte e presidiate anche in Umbria da centinaia di lavoratrici e lavoratori: “Oggi ci sentiamo feriti, sì, ma ancora più forti di prima, per la straordinaria solidarietà che abbiamo ricevuto e che nei prossimi giorni, sono sicuro, crescerà fino a riempire sabato la piazza democratica e antifascista di Roma”.
Molti gli interventi che hanno animato la discussione, da quelli istituzionali del sindaco Andrea Romizi e del prefetto Armando Gradone, a quello di taglio storico del professor Fabrizio Loreto, docente dell’Università di Torino, che ha ripercorso le varie stagioni del sindacalismo italiano dalla fondazione delle prime Camere del Lavoro (quella di Perugia fu una delle prime nel 1896) ai giorni nostri.
Un lunghissimo applauso ha poi accompagnato l’intervento di Mirella Alloisio, partigiana combattente e moglie del primo segretario della Camera del Lavoro di Perugia dopo la Liberazione, Francesco Alunni Pierucci. A partire da lui saranno 18 i segretari che guideranno l’organizzazione fino ai giorni nostri, tra i quali Pietro Conti, poi divenuto primo presidente della Regione dell’Umbria.
Oggi quella di Perugia è una delle Camere del Lavoro provinciali tra le più grandi d’Italia, con circa 80.000 iscritti su 650mila abitanti e 35 sedi sindacali sul territorio: un patrimonio comune per il futuro.