E’ stato firmato questa mattina (lunedì 19 aprile) il decreto di presa d’atto dell’impossibilità di svolgere la Festa dei Ceri il 15 maggio 2021, con il conseguente annullamento di quest’ultima ma anche della corsa dei Ceri Mezzani il 23 maggio 2021 e dei Ceri Piccoli il 2 Giugno 2021.
Visto il perdurare della situazione pandemica e l’attuale quadro normativo, che rende impossibile svolgere il rito festivo nella forma canonica, il sindaco Filippo Stirati, in qualità di responsabile per l’ordine pubblico e la sicurezza della città di Gubbio e la Festa dei Ceri, ha fatto propria la responsabile condivisione delle componenti della comunità eugubina, ovvero Diocesi di Gubbio, Università dei Muratori, Associazione Maggio Eugubino, Famiglia dei Santubaldari, Sangiorgiari e Santantoniari.
Incontratisi lo scorso 28 marzo, anche alla presenza del Capitano dei Ceri e dei tre Capodieci per l’anno 2020/2021, i rappresentanti della comunità eugubina hanno condiviso “la dolorosa e sofferta ma necessaria decisione di annullare“, dopo quella del 2020, anche la Festa dei Ceri 2021.
È stato comunque confermato il programma sobrio ed essenziale di riti civili e religiosi svoltisi lo scorso anno, che verrà reso noto nei giorni a venire in tutti i dettagli.
Pur nella difficile ma inevitabile decisione di annullare anche per quest’anno la Festa dei Ceri, si guarda comunque con speranza al prossimo futuro e il sindaco si fa parte attiva nell’ascolto del sentimento del popolo ceraiolo, assoluto protagonista della storia e delle tradizioni che alimentano la comunità da secoli. Una particolare vicinanza e tutela sarà rivolta a bambini e giovani, che in quest’assenza prolungata si ritrovano senza il naturale rapporto simbiotico con la secolare tradizione della Festa dei Ceri quale forma eccelsa della storia comunitaria e della devozione verso Sant’Ubaldo.
Prima del Covid-19, che ha imposto lo stop a due edizioni consecutive, solo le due guerre mondiali avevano fermato la Festa, che fu sospesa dal 1916 al 1918 (con la storica “eccezione” della Festa sul Col di Lana nel 1917) e dal 1941 al 1945 (celebrata comunque dai ceri mezzani). Nell’intermezzo tra i conflitti bellici si tennero anche due edizioni straordinarie: una nel settembre 1928, quando i Ceri presero parte al “Raduno dei costumi” a Venezia, e un’altra nel gennaio 1930, quando i simboli di Gubbio vennero portati a Roma in occasione delle nozze del principe Umberto di Savoia.