Alla fine ha vinto il “no”. La proposta del presidente dell’Università dei Muratori, Fabio Mariani, di far partire la Corsa dei Ceri da via Baldassini, non lontano dalla cosiddetta casa di Sant’Ubaldo, è stata definitivamente bocciata da tutte e tre le famiglie ceraiole. Dopo l’opposizione di sangiorgiari e santantoniari, infatti, è arrivato anche il “no” secco dei santubaldari, che ha di fatto spento ogni speranza di vedere l’Alzatella ai piedi degli Arconi.
“Non abbiamo ottenuto grande consenso dai vertici delle famiglie ceraiole – dichiara lo stesso Mariani – anche se, per la verità, ad ogni cantone riceviamo incoraggiamenti da tante persone che ritengono invece validissima l’idea. Quest’ultima era infatti una proposta con l’esclusivo obiettivo di migliorare la Festa, vederla più bella, senza stravolgimenti, senza lesione alcuna alla sua immutabilità, che è nell’anima e non nelle cose, nella capacità di generare memoria e devozione, tradizione ed esaltazione delle nostre origini”.
Non è nostra intenzione dividere, riteniamo irrinunciabile unire il più possibile e quindi lasciamo cadere la cosa anche se riteniamo che essa rappresenti davvero un’occasione perduta. La proposta non avrebbe comportato nessuna lesione della tradizione, perché come i migliori sanno, il percorso dei Ceri ben poco ha di storico, avendo subito nel corso del tempo vari cambiamenti. Per fortuna qualcuno ha avuto più coraggio in passato e ci ha lasciato qualcosa di migliore, di più bello, rispondendo ad un proprio desiderio e forse anche ad un proprio dovere
“Lo scorcio di via Baldassini con i tre Ceri – conclude il presidente dell’Università dei Muratori – rimane un miraggio, ma siamo sicuri che qualcuno ripenserà più avanti a questa nostra idea. Noi non ci arrendiamo e continueremo a proporre. Confidiamo in un dibattito che potrebbe coinvolgere tutti anche su altri temi che ci stanno a cuore”.