“Questa Festa dei Ceri non s’ha da fare“. Parafrasando le parole del ‘bravo’, rivolte a Don Abbondio nei “Promessi Sposi” (dove c’era la peste a fare le veci del Covid), si può dire ad alta voce che Gubbio, per questo 2020, non celebrerà il suo Patrono con la Folle Corsa, nemmeno l’11 settembre.
Norme anti Covid prorogate fino al 15 ottobre
A spegnere ogni speranza è stato infatti lo stesso Governo, che ha prorogato fino al 15 ottobre prossimo l’adozione delle misure di contenimento dell’epidemia da Coronavirus. In altre parole, fino a questa data, si dovranno ancora tenere distanze e mascherine.
Salta anche ipotesi 11 settembre
Cade nel vuoto , dunque, anche la lettera di alcuni ceraioli indirizzata al sindaco Filippo Stirati, dove si proponeva a quest’ultimo di celebrare la Festa dei Ceri l’11 settembre, giorno della traslazione del corpo del Patrono e “una delle ricorrenze più importanti e sentite della devozione Ubaldiana“.
“Impossibile immaginare Festa con distanziamento sociale”
I ceraioli avrebbero visto in questo opportunità anche “un segnale di ritorno alla normalità della città”, aggiungendo però che la Corsa si sarebbe dovuta tenere “con le condizioni di svolgimento naturali del 15 maggio, in quanto noi stessi, per primi, riteniamo che non si possa immaginare una Festa dei Ceri con le norme del distanziamento sociale”.
Arrivederci al 2021
Dunque niente coinvolgimento popolare e niente Ceri. Almeno per questo 2020. Con la speranza che il coinvolgimento popolare, vera anima della Festa, possa tornare protagonista, senza limiti imposti dai decreti, la Folle Corsa dei Ceri tornerà il 15 maggio 2021.