La notizia era nell’aria già da ore ma in questi minuti è arrivata l’ufficialità. Un’importante novità legata al percorso dei Ceri è in arrivo per il prossimo 15 maggio.
All’indomani di un sopralluogo al cantiere di Piazza 40 Martiri legato sia alle esigenze del passaggio del Giro d’Italia sia alla Festa dei Ceri, il sindaco Vittorio Fiorucci ha infatti riferito di aver preso atto di una necessità inevitabile: “L’attuale situazione dei lavori consente sì il passaggio dei Ceri, ma non permetterebbe lo svolgimento in completa sicurezza della Festa. Per tale ragione saremo costretti a chiudere il passaggio tra la Chiesa di San Francesco e la farmacia comunale e optare per il passaggio dei Ceri di fronte alle Logge”.
Proprio questa mattina (30 aprile) Fiorucci ha incontrato i rappresentanti di Diocesi, Università dei Muratori, Maggio Eugubino e Famiglie Ceraiole, per rappresentare loro la situazione: “Una novità che avremmo voluto evitare ma al momento, vagliate tutte le altre alternative, questa è l’unica possibilità per poter procedere con lo svolgimento in completa sicurezza della nostra Festa”.
La mancanza di un progetto esecutivo adeguato – ha proseguito Fiorucci – che non ha consentito una visione globale della situazione, e la dilatazione dei tempi dei lavori, ci hanno portato a dover prendere una decisione legata anche a imprevisti operativi di cantiere. L’eventuale messa in sicurezza dell’area, utopistica dal punto di vista tecnico, senza alcuna garanzia rispetto a tempistiche di esecuzione, avrebbe generato costi aggiuntivi altissimi, non sostenibili da parte del Comune. Lo smantellamento e il successivo ripristino del cantiere, inoltre, avrebbero comportato un ulteriore stop di un mese e mezzo dei lavori, con ulteriore aggravio di costi per la comunità. Tutte le eventuali opere di messa in sicurezza sarebbero state non definitive, quindi completamente a perdere”.
“Pur avendo contezza e certezza dell’importanza e unicità della Festa dei Ceri, non vogliamo che sia la fretta a guidare l’esecuzione di lavori così importanti: sono già troppi i problemi generati in questo senso in Piazza Grande, dove per rispettare le tempistiche legate ai Ceri sono state commesse leggerezze di cui stiamo pagando le conseguenze. Vogliamo pensare prima di tutto alla città dal punto di vista architettonico, culturale, amministrativo ed economico. La comunità eugubina nel corso dei secoli in tema di cambiamento del percorso dei Ceri è stata più volte pronta a prendere decisioni legate al bene comune: molte sono state, negli anni, le variazioni legate anche alla presenza di cantieri. Sono certo che anche questa volta prevarranno il buonsenso e l’amore per la nostra Gubbio. Abbiamo a cuore i cittadini, i ceraioli e tutti coloro che amano e vivono la Festa: è per la loro sicurezza, e per la gestione di eventuali incidenti, che abbiamo preso questa decisione, sicuri del fatto che la città capirà”.