Il nuovo CdA del Centro Studi “Gianni Rodari” di Orvieto – tutto al femminile – si è formalmente insediato nei giorni scorsi, in modalità on line nel rispetto della norme per la prevenzione della diffusione del contagio da Covid-19.
Il CdA ha effettuato una prima valutazione sui passaggi organizzativi, sulla necessità di procedere alla definizione del nuovo statuto e alla verifica della consistenza del patrimonio del centro stesso di cui è necessario completare la catalogazione in vista di una sua ottimale valorizzazione all’interno della Biblioteca Pubblica di Orvieto attraverso attività di promozione e ricerca di livello nazionale e internazionale.
Il Consiglio di Amministrazione è composto da: Roberta Tardani, Sindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Orvieto, Paola Rodari come rappresentante della famiglia Rodari, Alda Coppola e Alessandra Cannistrà recentemente nominate in rappresentanza del Consiglio Comunale di Orvieto.
“Al di là delle iniziative culturali che il Comune di Orvieto aveva programmato in occasione del Centenario della nascita di Gianni Rodari, che slitteranno inevitabilmente a causa dell’emergenza Covid – afferma il Sindaco, Roberta Tardani che presiede il CdA – ci fa piacere tuttavia salutare questa ricorrenza con la ripresa dell’attività del Centro Studi, in quanto l’insediamento del Consiglio di Amministrazione è il primo vero atto ufficiale per una sua ripartenza. Accanto agli adempimenti di cui il Consiglio si è occupato nella prima riunione, ci sono molte idee in cantiere, belle ed interessanti. Di questo ringrazio tutto il CdA per l’impegno ad operare concretamente, nel rispetto della trasversalità culturale. Questa vivacità e il rinnovato entusiasmo di lavorare alla valorizzazione del patrimonio Rodari vogliamo che sia di buon auspicio non solo per la vita futura del Centro ma per il bisogno che tutti abbiamo di nuove e migliori relazioni umane, duramente provate dall’attuale momento di emergenza da cui dovremo risorgere. Il messaggio di Gianni Rodari racchiuso nel suo contributo educativo, letterario e ludico assume quindi un valore che guarda oltre”.