Città di Castello

“Centro storico in agonia, Ztl sarebbe colpo di grazia”, l’affondo di Lignani

Dopo il botta e risposta tra il presidente di Confcommercio Mauro Smacchia e il sindaco Luca Secondi, le polemiche sulla prossima Ztl in centro storico continuano con una interrogazione di Andrea Lignani Marchesani (Castello Civica).

Di fronte a sterili proclami di rilancio – dichiara il consigliere id opposizione – la realtà sotto gli occhi di tutti è un’azione meditata, perseguita e realizzata dalle ultime Amministrazioni comunali di impoverire e sradicare attività, servizi e popolazione dal centro storico della Città”.


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Lignani fa anche riferimento, così come ha fatto Smacchia, allo spostamento di varie attività soprattutto verso l’ex zona industriale, “con azioni spesso ad personam e senza analisi di largo respiro, che sta producendo un danno che va al di là degli interessi di chi è direttamente coinvolto e che colpisce indiscriminatamente tutti”.


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Tornando alla Ztlper il centro storico questa, in tale contesto, sarebbe il definitivo colpo mortaleaggiunge Lignani, che sottolinea anche l’inasprimento delle sanzioni per divieto di sosta e transito culminate nella domenica di Carnevale (solo in questo giorno sarebbero state oltre 30, ndr). “Non c’è dubbio che la Polizia Municipale segua un indirizzo politico teso a far quadrare i conti ma è inutile farsi belli con tariffe più contenute nei servizi se poi si spremono i cittadini diversamente e si provoca impoverimento e successivo danno allo stesso paesaggio urbano fatto di sempre più serrande chiuse e degradate”.


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E’ stato un errore marchiano appropriarsi con bandi facili di infrastrutture per prevedere una Ztl senza prima avere le idee chiare riguardo la sua attuazione – conclude il consigliere, auspicando un’imminente audizione in commissione del nuovo comandante di Polizia Municipale – E’ ovvio che ora non ci sia scelta diversa da quella di far entrare in vigore i varchi elettronici per evitare sanzioni ma questo passo deve essere preceduto non solo da opportuni processi partecipativi ma soprattutto da percorsi di accesso di mobilità alternativa e da una denuncia della convenzione con Edarco, che vincola rigidamente l’Amministrazione comunale in tema di parcheggi”.