Quello che segue è il comunicato stampa congiunto delle Associazioni di Categoria che apre un nuovo e più pesante scenario nel confronto tra le stesse e l'Amministrazione Comunale.Indubbiamente i toni sono molto diversi dalla solita prudenza con la quale sin'ora si valutavano le azioni del Governo cittadino.Appare ormai evidente la decisa frattura tra le parti in causa, ma quello che salta agli occhi è anche la decisa presa di distanza da chi per scelta politica dovrebbe pungolare con le sue azioni la Maggioranza in Consiglio Comunale .
Seguiremo attentamente l'evoluzione di questo duro confronto e vi rimandiamo ai commenti di approfondimento previsti per i prossimi giorni , dove daremo conto degli umori di tutte le parti in causa.
“Basta! Basta a come viene gestito il traffico nel centro storico; agli infiniti ritardi neri lavori pubblici e alle relative mancate promesse; al degrado delle residenze, delle vie e dell'arredo urbano nella città murata; ai lavori finiti in fretta e male, che generano sperpero di soldi pubblici; all'assenza di progetti per il ritorno dei residenti e delle attività economiche; all'assenza di proposte per il marketing urbano”.
E' questo il messaggio di protesta contenuto nelle locandine che saranno distribuite ed affisse sulle vetrine delle imprese del centro storico di Spoleto, per iniziativa della Confcommercio, Cna e Confartigianato . Un malcontento raccolto tra gli associati ed ugualmente diretto vero l'amministrazione comunale, verso le imprese incaricate dei lavori nel centro storico, e verso i partiti di opposizione che fanno solo proposte episodiche. Le tre associazioni si trovano così prive di interlocutori nelle istituzioni e senza sbocchi positivi verso cui può essere indirizzata la stanchezza e la esasperazione degli associati. “Tanto la maggioranza quanto l'opposizione – sottolineano congiuntamente Confcommercio, Cna e Confartigianato – per quanto attiene il centro storico non riescono a produrre un progetto integrato, e a mantenere ferma e lineare l'applicazione di quanto viene concordato e promesso. L'approccio agli strumenti di programmazione è settoriale, manca di una visione d'insieme che armonizzi gli effetti dell'uno sull'altro. Ad esempio un piano di edificabilità in periferia ha effetti sullo spostamento di residenti nel centro, il piano del traffico su quello del commercio, e così via. L'approccio agli strumenti di pianificazione è parziale e manca di una strategia d'insieme, di una visione prospettica che prenda in considerazione nella sua interezza e complessità Spoleto e il comprensorio. Il centro storico, in tutto questo – proseguono le associazioni – è la realtà in maggiore sofferenza, ma il discorso è più ampio. E' vero, il Comune ha attivato dei fondi per il commercio in quest'area, e ne prendiamo atto con soddisfazione, ma si tratta di misure che non hanno effetti permanenti, se restano isolate. Per il centro storico servono, come è scritto nel volantino, programmi integrati, obiettivi sostenibili, tempi certi per le azioni di rilancio. I partiti sembrano non cogliere le istanze poste dai cittadini e dalle imprese, i problemi che quotidianamente affrontano. La nostra dunque non è una protesta corporativa, ma un grido di allarme che si fa portavoce della preoccupazione di tutti. Come associazioni di categoria – conclude la nota di Confcommercio, Cna e Confartigianato – chiediamo un rimodellamene del sistema politico cittadino, ascolto e confronto veri, il riconoscimento del nostro ruolo di soggetti protagonisti della vita economica, sociale e politica, di corpi intermedi portatori di interessi diffusi. Chiediamo alle istituzioni e ai partiti un cambio di passo e di approccio, in mancanza del quale saremo costretti ad ulteriori iniziative di protesta”.
