Prima la precisazione, anche in risposta al sit in della Lega, che sarebbero stati accolti solo donne e bambini; ma adesso la sindaca di Bastia Umbra Paola Lungarotti pianta precisi paletti sul centro di accoglienza per rifugiati che dovrebbe crearsi nell’ex hotel La Villa. E chiede certezze e un incontro con Prefetto e gestore, anche per rassicurare i cittadini.
Se fino a qualche giorno fa ricordava “la vocazione inclusiva del Comune, la natura e il numero limitato delle ospiti” – pochi, e soprattutto donne e bambini – e che la struttura, una volta superata l’emergenza, avrebbe potuto essere destinata ad altre attività, ora Lungarotti spiega che “l’ex hotel ‘La Villa’ non lo riteniamo appropriato (come centro per rifugiati, ndr). La preoccupazione è anche cosa diventerà nel tempo, non vorremmo pensare che il nuovo gestore lo trasformi in un luogo permanente di ‘temporanee accoglienze’. Ed è per queste ragioni che da parte del presidente del consiglio comunale proprio ieri mattina è stata convocata una riunione dei capigruppo con oggetto “Valutazioni sulla necessità di convocare un Consiglio comunale aperto sull’apertura del Centro di accoglienza rifugiati in Località Bastiola”. Con lo scopo di poter avere sia la Giunta che la Cittadinanza un incontro con il sig. Prefetto ma anche ed essenzialmente con l’Arcisolidarietà Ora d’Aria ODV ETS Onlus”.
Anche per “ricostruire la verità oltre gli slogan”, ogni caso la sindaca ricorda che “i centri accoglienza straordinaria (CAS) sono strutture reperite dai Prefetti a seguito di appositi bandi di gara e gestiti generalmente da cooperative ed associazioni di varia natura ove i migranti dovrebbero essere inseriti eccezionalmente. Il sindaco di un Comune oltre a controllare che le pratiche edilizie siano al pari di ogni struttura rispettate, non può intervenire nelle scelte della Prefettura che agisce in piena autonomia con la facoltà di non concordare con l’Ente secondo le norme vigenti aggiornate al 2023. La Prefettura pertanto in piena autonomia, con gli strumenti normativi in atto ha appaltato all’ Arcisolidarietà Ora d’aria ODV ETS Onlus il centro di accoglienza. Ricordiamo quanto questo Comune abbia promosso per l’accoglienza degli ucraini, stessa cosa farebbe per tutti gli altri profughi a condizione di valutare in maniera equilibrata e responsabile luogo e forme di inserimento”.