Al via il processo per il “centro Boeri” di Norcia, la struttura polivalente realizzata alle porte della città di San Benedetto dopo il terremoto del 2016 e finanziata da una raccolta fondi promossa da Tg La7 e Corriere della Sera.
Unico imputato davanti al giudice del tribunale di Spoleto Maria Silvia Festa è il sindaco Nicola Alemanno, accusato di abuso edilizio, violazioni ambientali e falso. Il cosiddetto centro Boeri (che poggia su un basamento in cemento), infatti, è stato realizzato in un’area sottoposta a vari vincoli.
Giovedì l’udienza filtro, dove sono stati ammessi prove e testimoni e dove è stata accolta la costituzione di parte civile nel processo del Wwf.
Sotto inchiesta oltre al sindaco Alemanno (che aveva firmato l’ordinanza valevole come titolo edilizio citando la normativa emergenziale post sisma) era finito anche l’architetto Stefano Boeri, progettista e direttore dei lavori. L’archistar, però, è stato in fase di udienza preliminare prosciolto da ogni accusa dal gip. Dimostrando che l’opera da lui progettata ha carattere temporaneo, essendo smontabile. Tanto che effettivamente l’amministrazione comunale nursina sta da tempo progettando lo spostamento del centro Boeri. Che, al di là dell’esito del processo a carico del primo cittadino, a fine dello stato di emergenza post terremoto andrebbe comunque rimosso.
Il processo è stato rinviato a metà ottobre, quando in aula verranno ascoltati i primi testimoni.