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“Centenario Burri e musei fanno pagare studenti”, la critica di FI e LN

Ormai tutto è pronto per il Centenario della nascita di Burri. Città di Castello, per celebrare l’evento come si deve, ha già predisposto varie iniziative, supportato addirittura da un disegno di legge per promuovere e valorizzare la figura e l’arte del maestro tifernate. Pochi giorni fa, inoltre, è arrivata la notizia della “consacrazione” della città, da parte del Touring Club, “luogo imperdibile del 2015”, che annovera tra le sue meraviglie, appunto, anche il museo dell’artista.

Una nota stonata, però, è stata fatta presente dai consiglieri comunali Davide Pazzaglia (Forza Italia) e Valerio Mancini (Lega Nord). Pare infatti che alle numerose scuole che lo richiedono (anche quelle dell’infanzia), nonostante l’importante ricorrenza, venga comunque fatto pagare l’ingresso a ciascuno studente per poter accedere ai musei.

I due consiglieri di opposizione, considerato anche il netto calo di visitatori nelle varie gallerie tifernati e non, chiedono infatti di “incentivare in modo diverso una maggiore partecipazione alla vita culturale ‘nostrana’”. Il miglior modo per farlo sarebbe proprio quello di “partire dalle nuove generazioni coinvolgendo, magari senza costi aggiuntivi, più istituti scolastici possibili, regionali e nazionali”. Anche in considerazione del fatto che “buona parte degli istituti scolastici di Città di Castello, di ogni ordine e grado, hanno collaborato all’iniziativa del centenario Burri, inserendo nei propri POF (Piani di Offerta Formativa) progetti mirati sull’arte del maestro e su uscite presso i musei”.

Pazzaglia e Mancini, nella loro interpellanza, si rivolgono dunque al sindaco e all’Amministrazione tutta per chiedere “almeno nell’anno del centenario, di garantire una maggiore partecipazione all’attività museale locale, fornendo a tutti gli istituti di ogni ordine e grado un servizio gratuito di trasporto verso i musei cittadini, insieme con la possibilità di entrata libera durante le visite scolastiche, prendendo spunto da ciò che accade in tutti i musei, gallerie ed aree archeologiche dello stato”.