Adesso sono i cittadini della piccola frazione di Macereto a lanciare l’allarme in Valnestore. Su tredici famiglie hanno contato nove ammalati di tumore e vogliono che anche da loro vengano fatte le verifiche come è stato per le zone di Pietrafitta e Tavernelle. L’inchiesta, per la situazione ambientale del lembo di terra tra i Comuni di Panicale e Piegaro, è ad un punto cruciale. Senza sosta per giorni sono andati avanti carotaggi, sono almeno una ventina quelli effettuati. Ci sono poi i prelievi dell’acqua sotterranea, gli scavi, i prelievi di terra, di scorie rinvenute, di cereali e alimenti (questi vagliati dall’Asl) e oltre 60 pozzi messi sotto la lente.
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Per Macereto «risulta presente un parere Asl ed un parere del Comune di Piegaro per lavori effettuati nel periodo 1985-86 su un fronte frana utilizzando le ceneri provenienti dalla centrale Enel di La Spezia». E proprio queste ceneri risultano aver superato i valori consentiti per sostanze come il Selenio e Vanadio (quest’ultimo in quantità «molto superiori rispetto alle stesse ceneri rinvenute a Pietrafitta e presumibilmente per via dei diversi combustibili utilizzati dalle due centrali Enel) e il test di cessione effettuato sulle ceneri evidenzia il superamento dei valori limite previsti per Nichel e Nitrati e Boro».
Il tutto in un contesto normativo in cui l’utilizzo dei rifiuti costituiti da ceneri è consentito «esclusivamente» per produrre cemento, conglomerati cementizi e «non consente l’utilizzo di ceneri per recuperi ambientali». E proprio il comitato Soltanto la Salute ha annunciato la richiesta di un nuovo incontro con i sindaci di Panicale e Piegaro.