Quattro nuovi licenziamenti alla Cementir di Spoleto e le organizzazioni sindacali vanno all’attacco. Fillea Cgil e Filca Cisl, rappresentate da Cristian Benedetti ed Emanuele Petrini, criticano duramente infatti in una nota la gestione da parte della direzione aziendale di questa ennesima crisi, che vede ancora il territorio spoletino pagare lo scotto della perdita di posti di lavoro.
“Più volte – lamentano i sindacati – abbiamo denunciato nelle varie fasi della trattativa la non disponibilità ad affrontare in maniera seria e costruttiva questa ulteriore situazione di crisi che si apriva a Spoleto. Ulteriore perché negli anni è la terza mobilità con relativi licenziamenti. Questa ha visto anche scorporare dall’azienda una parte importante e fondamentale, come la cava e i suoi addetti, affidata in gestione ad una società esterna che gestisce tutte le cave Cementir – Sacci.
Come oo.ss. – proseguono – pensiamo sia arrivato il momento di mettere le carte in tavola e dire chiaramente quale deve essere il ruolo di questo stabilimento nello scenario nazionale del gruppo, se continuare la produzione di cemento o cambiare l’utilizzo degli impianti. Siamo convinti che in questa fase bastasse un periodo di cassa integrazione, superando in questo caso i 4 licenziamenti. Un anno di cig avrebbe potuto essere la soluzione in una fase dove sicuramente il settore potrebbe riprendere in funzione della ricostruzione, che speriamo inizi in tempi brevi. L’auspicio comunque è quello di poter tornare a discutere di un piano aziendale serio, che possa dare nel tempo una risposta al territorio e ai lavoratori”.