Autorizzato l'utilizzo di combustibile solido secondario-combustibile (css-c) con l'aggiornamento dell’autorizzazione integrata ambientale (aia)
Fa un ulteriore passo avanti la probabile transizione del cementificio di Gubbio verso una possibile completa trasformazione a termovalorizzatore.
L’Assessore regionale all’Ambiente, Roberto Morroni, comunica infatti che il Servizio regionale competente ha provveduto all’aggiornamento dell’Autorizzazione Integrata Ambientale (AIA), già in possesso delle cementerie di Gubbio, per integrare nel provvedimento autorizzativo specifiche prescrizioni e condizioni di monitoraggio e controllo concernenti l’utilizzo di Combustibile Solido Secondario-combustibile (CSS-C) derivante dalle operazioni di recupero di rifiuti urbani e/o di rifiuti speciali non pericolosi.
Entrambe le cementerie eugubine avevano trasmesso in data 17 novembre, ai sensi del recente “Decreto semplificazioni”, comunicazione di modifica non sostanziale per utilizzare, fino ad un massimo di 50.000 tonn/anno, Combustibile Solido Secondario-combustibile (CSS-C) in parziale sostituzione (45%) del combustibile fossile attualmente utilizzato per la produzione di cemento (coke di petrolio e/o carbone fossile).
Il “Decreto semplificazioni” ovvero il D. L. 77/21 – Governance del Piano nazionale di ripresa e resilienza- approvato con legge di conversione 29 luglio 2021 n. 108, all’art. 35 “misure di semplificazione dell’economia circolare” ha stabilito che la sostituzione di combustibili tradizionali con Css-combustibile conforme ai requisiti di cui al Decreto del Ministro dell’Ambiente n.22 del 2013, non costituisce modifica sostanziale e richiede il solo aggiornamento del titolo autorizzatorio, da comunicare all’autorità competente quarantacinque giorni prima dell’avvio della modifica.
Acquisito il supporto istruttorio di ARPA Umbria, il Servizio regionale ha ritenuto necessario aggiornare l’autorizzazione per introdurre ulteriori prescrizioni e condizioni concernenti l’utilizzo del Css-C. In particolare, viene prescritto che dovrà essere concordato con ARPA uno specifico protocollo di monitoraggio della qualità del Css-C e che il primo utilizzo potrà essere effettuato trascorsi 90 giorni dall’aggiornamento delle convenzioni per il monitoraggio della qualità dell’aria-ambiente. Anche il sistema di monitoraggio in continuo delle emissioni al camino sarà oggetto di potenziamento.
“Con il ‘Decreto semplificazioni’ – rileva l’assessore Morroni – si è voluto eliminare il ricorso alle procedure di valutazione ambientale, non necessarie in quanto il decreto 22/2013 ha già stabilito con quali modalità il CSS-Combustibile può essere utilizzato senza che venga arrecato pericolo per la salute umana e senza pregiudizio per l’ambiente. Tale semplificazione non ha fatto venir meno l’impegno degli uffici regionali e di ARPA Umbria affinché l’utilizzo del CSS-Combustibile sia effettuato in condizioni di massima sicurezza tramite l’utilizzo di sistemi di controllo conformi alle migliori e più moderne tecniche disponibili già adottati in altre regioni italiane. Per ultimo -conclude Morroni – vorrei sottolineare che l’utilizzo del CSS-Combustibile nei cementifici di Gubbio avverrà al di fuori della gestione del ciclo dei rifiuti regionale”.
Solo ieri nella trasmissione live di Guercio.org dedicata proprio al criterio di raccolta dei rifiuti del riciclo e delle nuove energie si è affrontato il tema della possibile riconversione dei cementifici di Gubbio e con buona probabilità anche quello appena dismesso di Spoleto a termovalorizzatori di CSS. Presenti Marco Capoccia per Rifiuti 0 no inceneritore Spoleto, Fabrizio Ercolanelli referente per l’Umbria di Zero Waste Italy e Claudio Tedeschi Presidente di Dismeco srl.
Un incontro illuminante sul ciclo di raccolta e quindi anche della creazione del famoso CSS che poi andrà a costituire il “motore” degli ipotetici termovalorizzatori.
Per i partecipanti alla Live di Guercio, unanimemente, una scelta senza senso e soprattutto rischiosa riguardo potenziali investimenti europei che vedono l’Unione schierata nettamente contro il finanziamento di progetti che prevedono il sistema che invece la Regione Umbria sembra avviare a ruolo compiuto.