Fabrizio Castori arriva in sala stampa dopo l’incitamento dei tifosi ai suoi giocatori (“sappiamo quanto tengan a questa partita, ma ci teniamo anche noi”). E dopo la rifinitura che ha chiuso una settimana di allenamenti, ancora a porte chiuse, in cui si è lavorato soprattutto per trasmettere ai ragazzi gli automatismi che il tecnico si aspetta. “Il tempo gioca a nostro favore” ripete Castori.
Che, come è suo solito, non dà anticipazioni sulla squadra che scenderà in campo al Liberati: “Mi serve – spiega – per tenere sulla corda tutti i giocatori, perché l’incertezza su chi gioca porta ad avere tensione nervosa e quindi concentrazione. E poi – aggiunge – non voglio dare un vantaggio agli avversari, perché non abbiamo bisogno”.
Della Ternana, “società ambiziosa”, Castori dice: “E’ una squadra che ha una vocazione offensiva e noi dovremo limitarli”.
Quanto alle parole degli avversari sul gioco difensivista del suo Perugia, non replica direttamente. Ma ricorda: “Contro l’Ascoli abbiamo tirato 16 volte in porta. E’ importante aver migliorato la fase difensiva, aver trovato equilibrio tra i reparti. Però – aggiunge – parlare solo di fase difensiva è riduttivo”.
Ma domenica, al Liberati, sarà un’altra gara: “Una partita che può essere molto spettacolare. Perché si prepara sotto l’aspetto tattico, ma il derby si gioca con il cuore”.
L’ultimo pensiero del tecnico di San Severino Marche alle popolazioni colpite dall’alluvione: “Una calamità, abbiamo già subito il terremoto nelle Marche, come in Umbria. Mi tocca… Sono triste – dice con commozione – tanti amici della zona mi hanno mandato i video…”.