A Città di Castello il primo progetto in Umbria, ora Anci ha annunciato l'accordo per inserire i numeri su tutti gli scontrini delle farmacie della Regione
Numeri antiviolenza in tutti gli scontrini delle farmacie regionali che aderiranno. Lo ha deciso oggi (2 aprile) Anci Umbria, che ha annunciato l’accordo con Federsanità Umbria, Centro Regionale Pari Opportunità dell’Umbria, Federfarma, Assofarm Umbria e Ordine dei Farmacisti di Perugia e Terni per l’inserimento del numero nazionale 1522 e dei numeri diretti di cellulare dei vari Centri Antiviolenza nel tagliando rilasciato dal farmacista.
Ad aprire la strada verso questa nobile quanto utile iniziativa è stato il Comune di Città di Castello, dopo l’interpellanza depositata l’8 marzo scorso dal gruppo Pd. Proposta poi immediatamente adottata alcuni giorni dopo – il 17 marzo – da Amministrazione e Farmacie Comunali, a cui erano seguite numerosissime sollecitazioni e richieste identiche in tanti altri Comuni umbri.
Numeri antiviolenza su scontrini farmacie, a Castello primo progetto in Umbria
E poiché l’Anci si è dimenticato di sottolineare l’effettiva provenienza dell’idea, a rivendicarla ci hanno pensato l’assessore alle Politiche sociali Luciana Bassini e la stessa proponente Letizia Guerri: “Constatiamo certo la singolare dimenticanza del fatto che questa proposta sia partita nella nostra Regione proprio da Città di Castello, quarto Comune dell’Umbria“.
“La violenza sulle donne è un fenomeno sociale infimo e purtroppo sempre più diffuso, non possiamo che essere molto fiere che l’operato del Comune di Città di Castello abbia indicato una strada che sarà percorsa ora da tutti i Comuni umbri, nella certezza di quanto da un lato sia necessario essere al fianco delle donne sempre oltre ogni retorica e logica di parte e che uscire dall’incubo si può“.