C’era la comunità castelritaldese, c’erano rappresentanti del mondo politico da un po’ tutto il comprensorio e non solo, c’erano gli amici di una vita, il gonfalone dell’amato Palio del Fantasma, la banda musicale. Tutti si sono ritrovati oggi pomeriggio a Castel San Giovanni per rendere l’ultimo saluto ad Aura Di Tommaso, a lungo vera e propria anima culturale e politica del piccolo comune, scomparsa venerdì dopo una lunga malattia.
A celebrare la messa nella chiesa della frazione dove abitava è stato il parroco, don Mariano. Ma un altro sacerdote, don Luigi, ha voluto ricordarla al termine della celebrazione eucaristica, nel piazzale del castello, dove si sono susseguiti ricordi su ricordi, insieme alle note della banda musicale di Castel Ritaldi. Tanti, infatti, i messaggi in ricordo della donna letti per oltre un’ora, in quella che è parsa quasi essere una festa in onore di Aura Di Tommaso. A parlare per primo è stato suo nipote, poi, tra gli altri, il figlio Mirko: “Lasci un importante esempio per tutti, a me hai insegnato e dato tantissimo, non solo come mamma”.
E che un segno lo ha lasciato in tanti, anche a livello politico, è apparso evidente dalla presenza di numerose personalità politiche presenti e passate. A partire dalla ex presidente della Giunta regionale Maria Rita Lorenzetti (l’attuale, Catiuscia Marini, aveva invece espresso il suo cordoglio ieri). E poi i sindaci ed amministratori dei Comuni limitrofi e quelli passati di Castel Ritaldi. Con la fascia tricolore indosso, l’attuale primo cittadino castelritaldese Andrea Reali ha speso parole di elogio per la donna che, nella sua prima legislatura, nel 2009, aveva voluto accanto come braccio destro, con l’incarico di vice sindaco. Ad accompagnare le tante parole spese per lei anche la musica: la banda l’ha voluta celebrare un’ultima volta con la canzone “Pinocchio”, che le piaceva così tanto. Una delle tante favole con cui Aura Di Tommaso ha riempito negli anni Castel Ritaldi, facendolo diventare il “paese delle fiabe”.