di Andrea Reali (*)
E’ forse giunto il momento di far chiarezza sulla vicenda concernente la richiesta di ospitare nel Comune di Castel Ritaldi alcuni “richiedenti asilo”. Con il senso di responsabilità che ha sempre costraddistinto l’operato della nostra Amministrazione, avremmo volute fare la nostra parte ed il nostro dovere Costituzionale nell’ospitare otto profughi; un piccolo contingente, assegnato a questa zona dell’Umbria.
Le reazioni scomposte, le difficoltà oggettive, l’impossibilità di sostenere un progetto di inserimento utile e partecipato, hanno portato ad una decisione diversa: quella di sospendere l’iniziativa. La nostra Amministrazione, il cui operato, nella piena trasparenza, non soggiace a ricatti o minacce di dimissioni, ha invece, in maniera lungimirante, guardato alle future generazioni nell’ascoltare il sentire comune per migliorarsi sempre, anche quando tutto ciò non coincide con i pensieri iniziali.
Non nascondiamo un disagio per non aver potuto aiutare chi ha più bisogno, mentre questo sembra essere un sentimento scomparso dagli animi di chi è più attento al raggiungimento della propria popolarità usando strumentalizzazione e demagogia al posto della solidarietà.
(*) Sindaco di Castel Ritaldi