L’interrogazione parlamentare al Ministro degli Interni annunciata qualche giorno fa dal Senatore della Lega Nord Stefano Candiani, in merito all’annosa questione di Sogepu, dove con una presunta lettera anonima si denunciavano assunzioni in cambio di voti, è stata depositata il 9 Giugno scorso al Ministero dell’Interno.
“Il mio unico obiettivo – spiega Candiani – è quello di fare chiarezza in una questione che potrebbe riguardare cittadini ai quali non è stata garantita pari opportunità”.
Il Senatore del Carroccio è tornato soprattutto sulle dichiarazioni, rilasciate all’indomani della “lettura” della lettera in Parlamento, da Luca Secondi e Cristian Goracci, entrambi citati nella missiva anonima: “Gli attacchi scomposti che mi sono arrivati in questi giorni sono fini a se stessi, esageratamente esasperati e minacciosi, tipici di chi ha la coscienza sporca. Troppo spesso dietro una semplice lettera anonima si nasconde l’oppressione del mittente, stretto tra la voglia di denunciare un sistema corrotto e la paura di subire ritorsioni. E’ proprio in questi casi che un rappresentante politico e in primis un parlamentare, deve intervenire e farsi portavoce di un malessere denunciato da chi, perché oppresso, non può metterci la faccia. Il mio dovere di rappresentate del popolo è quello di fare chiarezza ed intendo continuare a farla con tutti i mezzi a mia disposizione“.
“Nei vari comunicati stampa inviati dai protagonisti di questa vicenda – prosegue Candiani – si è pensato bene di minacciare ed intimidire, ma nessuno si è preoccupato di smentire che l’incontro c’è stato. Al fine di fugare qualsiasi dubbio ai cittadini mi piacerebbe che Secondi e Goracci rispondessero a queste semplici domande: ci sono stati incontri con i dipendenti Sogepu in campagna elettorale? C’erano lavoratori interinali che avevano il contratto di lavoro in scadenza nel periodo a ridosso delle amministrative? Ci sono state assunzioni nel periodo delle elezioni o successivamente ad esso? Come viene gestito il personale di Sogepu? Domande semplici – conclude il Senatore – alle quali i due destinatari farebbero bene a rispondere prima che le stesse gliele ponga la Magistratura”.