Il 'caso' Vannacci scuote anche Terni. Diktat di AP ai suoi "Vietato esprimere pareri personali". Un ripasso alla Costituzione
Il ‘caso’ Vannacci suscita bufera politica anche a Terni. Il protagonista è il consigliere di Alternativa Popolare, Raffaello Federighi che, con un intervento su TerninRete, ha preso le difese del generale oggetto di aspre polemiche per il libro “Il mondo al contrario”. Riportiamo un estratto ‘emblematico’ dell’intervento di Federighi: “In effetti, se estrapoliamo le frasi da un contesto ragionativo ponderato, possiamo dare loro il significato più negativo, se invece le valutiamo con obiettività, esse sono sostanzialmente ovvie nella loro concettualità, vicine però al comune sentire ma lontanissime dalla cultura radical chic imperante”.
La tirata di orecchie arriva dal vicesindaco Riccardo Corridore
A poche ore di distanza dalle esternazioni di Federighi arriva la tirata di orecchie del vicesindaco, Riccardo Corridore: “Le dichiarazioni del consigliere Federighi derivano da un legame personale con il Generale Vannacci e non rappresentano la linea politica del partito. Raffaello ha piena facoltà di esprimere la solidarietà ad un uomo che ha difeso i colori della nazione e che per questo va ringraziato. Circa i contenuti del libro, invece, quale Coordinatore Regionale di Alternativa Popolare e quale Vice Sindaco di Terni, evidenzio tutto il mio dissenso e ferma condanna per le parole usate che non sono giustificabili. Il nostro coordinatore nazionale ha iniziato una battaglia politica importante per la tutela delle categorie LGBTQIA+ che ricordo a tutti meritano gli stessi diritti di tutti, in quanto persone che hanno piena libertà di autodeterminarsi come meglio credono. La mia partecipazione alla manifestazione a Terni con tanto di fascia tricolore e la registrazione del bambino con due genitori di genere femminile testimoniano la chiara ed inequivocabile linea politica di Alternativa Popolare.”
Vannacci, ancora l’art.21 della Costituzione: facciamo chiarezza (speriamo)
Tutti coloro che hanno cercato di difendere con più o meno piroette la posizione di Vannacci si sono appellati all’art.21 della Costituzione: “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione. La stampa non può essere soggetta ad autorizzazioni o censure” – e ci mancherebbe: ma questo articolo non ha valore assoluto, anzi, è stato voluto proprio per evitare assolutismi. La libertà di espressione e di pensiero è subordinata ad altri articoli della Costituzione che garantiscono diritti individuali. Per capirci: il fatto che sono libero di esprimere il mio pensiero, non vuol dire che possa ledere dignità e integrità di altri. In fondo non è così difficile. Allora ricordiamo qualche altro articolo della Costituzione.
Articolo 3, uno dei 12 principi fondamentali
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale [cfr. XIV] e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso [cfr. artt. 29 c. 2, 37 c. 1, 48 c. 1, 51 c. 1], di razza, di lingua [cfr. art. 6], di religione [cfr. artt. 8, 19], di opinioni politiche [cfr. art. 22], di condizioni personali e sociali.
E` compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l’eguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana e l’effettiva partecipazione di tutti i lavoratori all’organizzazione politica, economica e sociale del Paese”.
Articolo 54
“Tutti i cittadini hanno il dovere di essere fedeli alla Repubblica e di osservarne la Costituzione e le leggi. I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge”.
Risponde Federighi
“Chiaramente il mio articolo ha connotazioni personali, ma in esso non vi è il minimo accenno alla linea politica di Alternativa Popolare, che ovviamente condivido e rispetto. Non solo, rammento prima del tutto a me stesso, che lo Statuto di Alternativa Popolare, a cui tutti devono uniformarsi, all’articolo 1-5 recita “il partito rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al suo interno”. Ancora, all’articolo 2-3 del medesimo Statuto, si legge “tutti gli iscritti hanno il dovere di contribuire alla discussione della proposta politica”. Quindi, certamente io non ho scritto nulla che vada in contrasto con la linea politica di Alternativa Popolare. Questo sia chiaro a tutti”.
Alternativa Popolare
Nella giornata di oggi, 24 agosto, Alternativa Popolare ha inviato una nota (nella quale si polemizza con un’emittente locale perché sarebbe ‘colpevole’ di attacchi politici alla giunta Bandecchi) nella quale si legge un passaggio che non lascia spazio a troppe interpretazioni “Chi fa parte di Alternativa Popolare deve attenersi alla linea politica del partito ed evitare prese di posizione a titolo personale”. E adesso come la mettiamo con la libertà di pensiero e di espressione?