Caso Suarez, la Procura di Perugia cerca la spia della Juventus. I magistrati che indagano sull’esame farsa all’Università per Stranieri sono infatti convinti che la trattativa per il passaggio del calciatore uruguaiano dal Barcellona alla Juventus saltò perché qualcuno avvertì il club bianconero dell’inchiesta in corso. Tanto che poco prima che Suarez arrivasse a Perugia, la Juventus aveva fatto circolare la notizia di non essere più interessata al calciatore. La Juve poi ingaggiò Morata, mentre Suarez si è accasato all’Atletico Madrid.
I lavori nel mirino
Inchiesta che era scattata perché il telefono del direttore generale dell’Ateneo, Simone Olivieri, era indagato per corruzione in merito all’affidamento di alcuni appalti.
Gli interrogatori di Olivieri e Rocca
Proprio Olivieri, assistito dall’avvocato Francesco Falcinelli, è comparso questa mattina di fronte al gip Piercarlo Frabotta per l’interrogatorio di garanzia. Secondo quando emerso, Olivieri ha negato di aver avuto un contatto diretto con il manager della Juve Paratici (anch’egli indagato) e di aver solo millantato un contatto con un personaggio importante (“conta più di Mattarella”, è scritto in una intercettazione).
Davanti al gip anche il professor Lorenzo Rocca (assistito dall’avvocato Cristiano Manni), uno degli esaminatori di Suarez.
Il Senato accademico chiede di voltare pagina in fretta
Mercoledì era stata la volta della professoressa Spina e della rettrice Grego Bolli. Tutti e quattro sono sospesi per 8 mesi dai loro incarichi. E ora anche l’Università (questa mattina si è riunito il Senato accademico) chiede di far presto nel trovare una nuova governance. Altrimenti per l’Ateno c’è lo spettro commissariamento.