Il caso Suarez è rimasto al centro del dibattito nelle trasmissioni sportive anche nel weekend del campionato.
Ieri sera, prima della partita tra Roma e Juventus, Fabio Paratici, chief football officer della Juventus, ha detto così ai microfoni Sky: “Nessuna leggerezza da parte nostra. Si è verificata l’opportunità che Suarez si liberasse dal Barcellona, abbiamo fatto tutte le verifiche necessarie nella massima trasparenza e nel pieno rispetto delle regole, siamo serenissimi”.
Intanto questa mattina incontro in Procura a Perugia per organizzare il prosieguo dell’indagine sull’esame di lingua all’Università per Stranieri che secondo i magistrati è stato “una farsa”. Il procuratore capo Raffaele Cantone aveva temporaneamente sospeso le indagini, dopo le continue fughe di notizie.
La pressione su Cantone e sulla Procura perugina sono forti, anche per l’inchiesta sul cosiddetto mercato delle toghe. Ed il mondo politico si divide tra chi pensa che Cantone abbia cercato visibilità con quest’inchiesta sul calciatore ora all’Atletico Madrid, criticando il comunicato con cui il magistrato ne aveva dato notizia alla stampa, e quanti ritengono invece che le continue fughe di notizie sia architettate per minarne la credibilità.
L’ipotesi di corruzione – oltre che alla rettrice Giuliana Grego Bolli e al direttore generale Simone Olivieri dell’Università per Stranieri di Perugia – viene contestata anche al professore che ha esaminato Suarez. E che è stato già interrogato dagli inquirenti. La Procura dovrà anche decidere se sentire Suarez, in qualità di testimone.
L’inchiesta giudiziaria ha spinge verso la resa dei conti a Palazzo Gallenga. Dove non si vuole aspettare le elezioni di primavera. Con una lettera firmata da studenti, ricercatori e professori, indirizzata alla rettrice e al direttore generale, si chiede una discussione interna sui fatti di questi giorni.
Oggi alle 15 rettrice e direttore incontreranno i sindacati, mentre domani mattina, alle 10, gli studenti.