La Segreteria Pd ricuce con M5s e Verdi-Sinistra, ma il partito di Bandecchi invita i sindaci dem a trovare l'intesa con FdI
Se il Pd vuole mantenere in piedi il Cda del SII (Sistema idrico integrato) di centrodestra, trovi una convertenza con Fratelli d’Italia. Il coordinatore regionale di Alternativa Popolare, Riccardo Corridore, stuzzica i dem, che sulle acque del Ternano hanno rischiato di affondare, tra le istanze dei sindaci e le prese di distanze dalla Segreteria regionale, dopo che Movimento 5 stelle e Alleanza Verdi Sinistra avevano messo in discussione il tavolo delle alleanze del centrosinistra in vista delle regionali.
“Il Partito democratico ha piena fiducia nei propri sindaci e rispetta la loro autonomia nel ricercare le migliori soluzioni per promuovere il bene dei propri concittadini, dialogando con tutti gli attori istituzionali laddove richiesto in ambito sovracomunale, senza distinzione di colore politico. Ciò premesso, la segreteria regionale del Partito democratico sta lavorando alla costruzione di una coalizione strutturata e strutturale con tutte le forze politiche e civiche di centrosinistra, alternativa alle destre e alle forze populiste, non a cartelli elettorali con Alternativa popolare”. Questa la nota che la Segreteria dem aveva emesso, dopo che sul tema erano intervenuti i parlamentari Verini e Ascani, a scongiurare ogni possibile forma di accordo con il partito di Bandecchi.
Il Pd: dividere il piano istituzionale da quello politico
Così in una nota la segreteria regionale del Partito democratico dell’Umbria. Rassicurando i propri alleati nel distinguere “il piano istituzionale e la necessità di intese tra enti a guida politica differente laddove necessario, da quello politico e partitico dove invece è indispensabile una coerenza valoriale e programmatica per creare alleanze credibili”.
E questo nell’ottica delle regionali, ma anche delle amministrative che vedranno al voto nei prossimi mesi due terzi degli elettori umbri. “Siamo impegnati nella costruzione di un’alternativa solida e credibile, coesa e unitaria – il chiarimento della Segreteria dem dell’Umbria – con obiettivi chiari per un’Umbria più giusta a partire da una coalizione solida con chi condivide questi obiettivi e non il solito cartello elettorale”.
Concludendo: “Con ogni evidenza Alternativa popolare non rientra tra gli interlocutori possibili per questo progetto, nella speranza che non si ripetano le divisioni fallimentari già sperimentate al Comune di Terni”.
La nota di AP
Non cerca alleati, secondo quanto detto più volte da Bandecchi, a Terni come a Perugia, Alternativa Popolare. Che però approfitta di quanto avvenuto per il SII per dividere gli schieramenti avversari, a destra e a sinistra.
“Il CdA, espressione del centrodestra del SII – ricorda in una nota Corridore – rimane in carica in prorogatio, atteso che i Sindaci del Pd che avevano raggiunto l’accordo con Bandecchi per il rinnovo del consiglio di amministrazione sono venuti meno ai loro impegni. È palese che il Pd abbia la responsabilità politica che resti in carica un CdA di destra e, a questo punto, li invitiamo a trovare una convergenza con Fratelli d’Italia a partire dalla prossima assemblea di cui ci accingiamo a chiedere la convocazione in modo da perseguire la linea politica dettata da chi dirige effettivamente i democratici. Siamo e restiamo gli
unici coerenti e rispettosi del mandato dei cittadini che sono gli unici cui dobbiamo il massimo
rispetto”.
M5s e AVS: uscire dalle logiche delle lottizzazioni
Il coordinatore regionale Movimento 5 Stelle Umbria Thomas De Luca e i portavoce AVS per l’Umbria Gianfranco Mascia ed Elisabetta Piccolotti, dopo la bocciatura dell’accordo dei sindaci dem con AP per il SII, si dicono “rassicurati dal fatto che il Partito Democratico abbia mandato un giusto segnale”.
E replicano ad AP lanciando accuse: “Bisogna che tutti nel nostro campo abbandonino la logica della lottizzazione delle poltrone per sfidare la destra e Bandecchi sul terreno di una gestione trasparente e efficiente delle società a partecipazione pubblica. Sono a dir poco imbarazzanti infatti le parole di chi in Alternativa Popolare, dopo il voto all’assemblea dei soci, perché scoperto con le mani nella marmellata, grida all’inciucio quando vede svanire le tanto desiderate poltrone, dopo essersi dimostrato interprete dei peggiori vizi della politica”.
(notizia aggiornata alle ore 20)