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CASO MEREDITH: IL DNA NON E' DI AMANDA? NUOVE PROSPETTIVE NELLE INDAGINI

La Corte d’Assise d’Appello di Perugia ha dichiarato inattendibile il lavoro svolto dalla Polizia Scientifica sul gancetto del reggiseno e sul coltello, ritenuto l’arma del delitto nell’omicidio di Meredith Kercher. Si aprono così nuovi spiragli nelle indagini, poiché non è più certo che le tracce di DNA ritrovate sul coltello siano da riferirsi alla vittima. Si ipotizzerebbe perciò la possibilità di una contaminazione ambientale e di una manipolazione dei reperti. “Non sono state seguite le procedure internazionali di sopralluogo e di protocollo internazionali di raccolta e campionamento del reperto”, hanno affermato oggi i periti incaricati di effettuare le analisi del DNA ritrovato sul coltello nel corso del processo d'appello a Raffaele Sollecito e ad Amanda Knox, che nel frattempo rimangono in carcere per scontare rispettivamente 25 e 26 anni di reclusione per il delitto nel quale si dichiarano comunque innocenti.