S’infiamma nuovamente lo scontro tra minoranza e maggioranza di centrosinistra, e ancora una volta il terreno di guerra sono le commissioni consiliari. Dopo il braccio di ferro sulla mancata elezione di Stefania Filipponi alla presidenza della Garanzia e controllo, ora la bagarre s’è spostata alla terza, dove ieri era in discussione il nuovo regolamento per l’affidamento delle case popolari. Le forze di opposizione presenti alla seduta, ovvero sia la lista civica ‘Amoni Sindaco’ rappresentata da Massimiliano Romagnoli, Ivano Ceccucci per Forza Italia, Aldo Amoni di ‘Obiettivo Comune’, Agostino Cetorelli di ‘Impegno Civile’ e Francesca Baldacciniper il Movimento Cinque Stelle, hanno diramato un duro comunicato stampa congiunto in cui menano fendenti all’operato della coalizione di governo. Gli esponenti dell’opposizione avevano presentato due emendamenti al regolamento, proponendo che le case popolari potessero essere assegnate anche agli italiani ed ai cittadini di Foligno. Nello specifico, la prima proposta mirava a riconoscere un punteggio più alto a chi risiede da almeno dieci anni nel territorio comunale. Il secondo emendamento invece doveva garantire che, nel caso di assegnazione di immobili con almeno dieci appartamenti, almeno quattro unità venissero assegnate a cittadini italiani mentre il centrosinistra sosteneva che ai connazionali ne dovesse spettare soltanto uno. Questi gli ‘oggetti del contendere’ alla fine, bocciati dalla maggioranza. Esito che ha fatto scattare la protesta degli esponenti di minoranza, uniti come non mai nel contestare il centrosinistra, arrivando a sostenere che ‘per l’amministrazione, i folignati non devono avere gli stessi diritti degli stranieri’ e che ‘servono soltanto al momento del voto, dopo il quale – conclude la nota – possono tranquillamente essere abbandonati al loro destino’.