Si chiude con la fuga delle due inquiline (più l'anziana madre di una di loro) la vicenda che ha alimentato tensioni nel piccolo paesino del Lazio, entrambe sono le stesse "religiose" che nel 2014 avevano creato il caos in un convento di Gubbio
Dopo 6 lunghi anni, lo scorso sabato notte (12 novembre), le finte suore hanno finalmente lasciato la casa del parroco occupata abusivamente a Trevi nel Lazio (Frosinone).
Le donne sudamericane, a cui si era aggiunta perfino l’anziana madre di una di loro, negli ultimi mesi avevano “abitato” la canonica pure senza acqua né luce, staccate entrambe come estremo tentativo di convincerle ad abbandonare l’immobile della diocesi.
Pochi giorni fa la svolta. Dopo un turbine mediatico che le ha letteralmente travolte, con il loro passato turbolento a Gubbio riemerso nelle cronache odierne, le finte suore (non riconosciute da alcuno ordine religioso) hanno preferito andarsene verso una destinazione ancora ignota, evitando così anche l’incontro in tribunale che si sarebbe dovuto tenere proprio oggi (16 novembre).
Il nuovo inquilino della casa torna dunque ad essere quello legittimo, don Pierluigi Nardi, che non ha trovato un’abitazione in cattivo stato anche se qua e là mancano numerosi oggetti e arredi, dalle lampadine fino al forno. “In questa vicenda – ha detto il religioso, che si augura di poter tornare a vivere la sua casa prima di Natale – è sicuramente mancata un po’ di umiltà”.