Anziani ostaggio della burocrazia. Prosegue l’allarme per gli anziani della Casa Famiglia di Nocera Umbra. Si mobilita anche il consigliere Vincenzo Bianconi (Gruppo Misto – Gente Libera), che chiede “soluzioni urgenti e intelligenti, nell’assoluto rispetto della legge, per risolvere la questione e trasformare una impasse in un modello di sana gestione della Cosa pubblica”.
Il modello Casa Famiglia
“Il presupposto di partenza – scrive Bianconi – è che il modello di co-housing sperimentato in maniera felice nel paesino umbro non va in nessun modo in contrasto con i servizi di RSA-RS. Tutt’altro.
Considerando il numero sempre crescente di anziani in lista di attesa nelle Residenze sanitarie regionali e il progressivo invecchiamento della popolazione, formule di organizzazione autonome di persone della terza età autosufficienti possono essere un modello da esportare in tutto il Paese.
Inoltre – aggiunge -, vista la grande quantità di immobili realizzati nel post -sisma ad oggi inutilizzati, o peggio, lasciati all’incuria e al lento degradarsi, ciò può diventare anche un’occasione per consentire ai Comuni di non disperdere risorse economiche e beni di proprietà dell’Ente.
Normando la questione, infatti, si possono assegnare ad anziani o piccole comunità autonome edifici in comodato, con il vincolo di occuparsi, a proprio carico, della ordinaria e straordinaria manutenzione”.
Le isole felici
“Recentemente – ricorda Bianconi – sono stati pubblicati studi e ricerche sociali che hanno dimostrato l’esistenza di ‘Blue zone’, isole felici con un’altissima concentrazione di centenari. Ciò, è stato provato, dipende dalla possibilità di socializzazione e condivisione di momenti sereni e di conduzione di uno stile di vita attivo e sano.
Quale migliore occasione, se non quello di potere utilizzare in comune una ‘Casa’ e di provvedere alla sua gestione, come quella– conclude – che si ipotizzerebbe con un progetto di co-housing normato e messo a sistema?”
Anziani a rischio sfratto
Il caso degli anziani a rischio sfratto dalla casa famiglia di Nocera Umbra era finito alla ribalta nazionale grazie a un servizio de “Le Iene“.
I 13 ‘vecchietti’ sono infatti stati protagonisti del servizio di Giulio Golia andato in onda lo scorso 5 marzo.
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