Non si abbassa l'attenzione e l'impegno della Regione Umbria sulla piaga sociale degli sfratti. Anche quando si tratta di intervenire con appelli e richieste al Governo centrale come l'ultimo fatto al premier Letta e al Ministro Lupi, in dirittura di approvazione della Legge Stabilità, dall'assessore regionale Stefano Vinti. Un appello che nel ricordare le drammatiche cifre dell'emergenza casa “70 mila sfratti in Italia e mille e 200 in Umbria solo nel 2012, con un aumento del 6% su base nazionale e del 15% in ambito regionale” continuava a ribadire la necessità di una moratoria per fronteggiare le necessità dei cittadini colpiti dalle ripercussioni della crisi, così come l'assegnazione di maggiori fondi alle regione, sottoscrivendo in pieno la richiesta dei sindacati inquilini per un proroga di un anno degli sfratti, includendo soprattutto quelli per morosità incolpevole.
Il testo del DL – Richieste andate per la gran parte disattese con l'approvazione del decreto legge di proroga di termini e scadenze di carattere finanziario, nonostante l'appoggio di parti politiche importanti come il PD e SEL. Così il testo approvato: Emergenza casa, sospensione degli sfratti per le categorie disagiate: nessuna proroga generalizzata degli sfratti, ma attenzione alle emergenze reali e alle situazioni disagiate. È stata decisa la sospensione sino al 30 giugno 2014 dei provvedimenti esecutivi di rilascio per finita locazione di immobili adibiti ad abitazione nei confronti di conduttori con un reddito annuo lordo familiare inferiore a 21.000 euro, residenti nei comuni capoluoghi di provincia, nei comuni limitrofi con oltre 10.000 abitanti e nei comuni ad alta tensione abitativa di cui alla delibera CIPE del 13 novembre 2003 n. 87103, che siano o abbiano nel proprio nucleo familiare figli fiscalmente a carico, persone ultra-sessantacinquenni, malati terminali o portatori di handicap con invalidità superiore al 66%, purché non siano in possesso di un'altra abitazione adeguata al nucleo familiare nella regione di residenza.
Critico il commento dell'assessore che interviene sul dl con un “Lascia le cose come stanno” per poi spiegare: “Secondo le stime della Cgil questi nei prossimi tre anni saranno in Umbria 4 mila e 500. Una vera e propria crisi strutturale per la quale servono risorse per garantire i proprietari e sostenere gli inquilini. Ci vuole ben altro di fronte a questa situazione. Le Regioni sono state lasciate sole. E' stata poi disattesa la mozione in Parlamento di Sel e Pd che chiedeva una proroga di un anno e E
ancora non comprende gli sfratti per morosità incolpevole, il 90 per cento del totale Questa situazione penalizza i piccoli proprietari, gli inquilini e le Regioni”.
Bando ATER – Si è intanto chiusa la prima fase del bando ATER, in collaborazione con la Regione, con la chiusura della prima lista di disponibilità di unità immobiliari che saranno messe a disposizione di famiglie colpite da sfratti per morosità incolpevole (la cui iscrizone alla lista è ancora possibile, in scadenza il 22 gennaio) a condizioni di affitto concordato con partecipazione economica diretta della Regione Umbria, con un contributo complessivo che può raggiungere i 7.600 euro in tre anni di locazione. Questa prima raccolta di disponibilità ha raggiunto l'interessante numero di circa 100 proprietari che partecipando a questo nuovo meccanismo di incrocio tra domanda e offerta, riusciranno ad affittare le proprie abitazioni inutilizzate, offrendo allo stesso tempo la possibilità di una casa a famiglie in difficoltà.
Foto: laboratorio fotografico Chigi